SOVERATO (1 MARZO 2023) Se presto potrebbe esserci una svolta per la famiglia e gli amici di Simona Cavallaro la ragazza di Soverato morta nel mese di agosto del 2021 a causa di un aggressione di un branco di cani di proprietà di Pietro Rossomanno che lo stesso aveva lasciati incustoditi insieme al gregge di pecore anch'esse di sua proprietà, aggressione che costò la vita a Simona, svolta dettata dalla decione di ieri della procura di chiedrere 15 anni di carcere per il Russomanno a processo per la morte della ragazza, ben diversa è la situazione dei cani che si trovano rinchiusi in canile senza alcuna valutazione a quasi due anni dalla tragedia di cui sono stati protagonisti loro malgrado. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA con una nota in cui gli animalisti chiedono:"che i cani vengano valutati e quelli idonei messi da subito in adozione, loro hanno agito secondo il loro istinto e non meritano di finire la loro vita tra le sbarre a differenza del loro ex padrone.Quei cani- conclude la nota AIDAA. vanno valutati subito e se idonei messi subito in adozione, noi siamo pronti a fare la nostra parte de dare un aiuto per trovare loro casa".