sabato 28 maggio 2022

UFFICIALE. I GATTI RICONOSCONO I LORO PADRONI PER NOME

 Forse non lo sapevate ma esiste una teoria del complotto assurda (naturalmente nata su internet) che considera i gatti come creature mandate dagli alieni per spiarci. Ovviamente è una teoria folle, nessuno si separerebbe da esseri così soffici e carini. Questa narrazione però mette in evidenza il lato schivo e indipendente di questi felini, che a volte sembrano vivere su un altro piano della realtà, al di là dei cani, ad esempio, che invece sono estremamente sensibili e legati a tutto ciò che li circonda.Ora però una nuova ricerca sta sfatando questo mito, raccontando i gatti in maniera molto diversa da quello che potremmo aspettarci. Secondo un nuovo studio sembra che riconoscano i nomi che gli diano e non solo, anche i nomi dei loro simili e forse anche dei loro padroni."Quello che abbiamo scoperto è sorprendente", ha spiegato all'Asahi Shimbun il ricercatore di scienze animali Saho Takagi, ora all'Università di Azabu in Giappone."Voglio che le persone sappiano la verità. Sembra che i felini non ascoltino le conversazioni delle persone, ma in realtà lo fanno".Gli esperimenti hanno preso in esame gatti che vivono nei famosi cat-cafè giapponesi e che quindi hanno interazioni con moltissimi umani e altri gatti. Nei test, i ricercatori avrebbero presentato a un gatto l'immagine di un gatto familiare della stessa casa/bar chiamato "gatto modello", mostrando la fotografia del gatto sullo schermo di un computer. Durante la visualizzazione dell'immagine, una registrazione della voce del proprietario pronunciava ad alta voce il nome del gatto modello o pronunciava un nome diverso. Ciò che il team ha scoperto è che i gatti domestici trascorrevano più tempo a fissare lo schermo del computer durante la condizione incongruente, forse perché erano perplessi o incuriositi dalla mancata corrispondenza dell'immagine e del nome del gatto modello.Test simili sono stati fatti con gatti domestici e con le immagini dei loro padroni, dimostrando anche qui una certa interazione con immagini familiari, anche se in modo leggermente diverso."La nostra interpretazione è che i gatti che vivono con più persone hanno più opportunità di sentire i nomi usati rispetto ai gatti che vivono con meno persone e che vivere con una famiglia per un tempo più lungo aumenta questa esperienza", spiegano i ricercatori."In altre parole, la frequenza e il numero di esposizione agli stimoli possono rendere più probabile l'associazione nome-volto".Sebbene per molti versi il loro cervello rimane un mistero siamo quantomeno riusciti a verificare che ci calcolano come parte della loro vita.