lunedì 30 maggio 2022

PRESTO UNA SOLUZIONE PER LA SIGNORA CON 46 CANI DI MORTARA

 La signora vive con più di trenta cani nella sua casa, una villetta indipendente in un quartiere residenziale di Mortara (Pavia) che ha preso in affitto. Una vicenda che è diventata anche un caso politico: prima ci sono state le lamentele dei vicini, poi c’è stato l’esposto della minoranza, e dopo ancora l’ordinanza restrittiva del sindaco Marco Facchinotti che, tra le altre cose, impone «che il numero dei cani ospitati nella proprietà sia ridotto, che si proceda alla loro sterilizzazione, che si provveda ad una adeguata pulizia e si limiti al massimo il disturbo acustico al vicinato». Inoltre, «di separare i cani adulti di sesso femminile dai maschi, in attesa di provvedere entro tre mesi alla sterilizzazione». L’ordinanza è rivolta a due persone: non solo la donna che vive lì e accudisce gli animali, ma anche alla proprietaria di casa. Quest’ultima abita altrove, ma è ritenuta responsabile.

Il controllo di guardie zoofile, forestali, polizia locale e Ats

Le prime segnalazioni sono arrivate dal vicinato. Dopo un controllo che risale a metà maggio da parte delle guardie zoofile dell’Oipa di Pavia, dei carabinieri forestali, della polizia locale di Mortara e di Ats Pavia sono stati «censiti» in quell’abitazione 46 cani. La proprietaria ha sempre affermato di averne 31. La situazione, nota da tempo, non ha mai trovato una soluzione anche se ora sembra esserci uno spiraglio che accontenterebbe tutti: grazie alla costituzione di un’associazione quasi ad hoc, «Amici di Fido» di Mortara, molto presto la donna e i suoi cani si sposteranno in una proprietà di campagna a Mede, dove verrà creata una struttura per ospitare gli animali con più spazio e meno rischi di disturbare il vicinato. Proseguirà comunque la «lotta» con le istituzioni.

I cani abbandonati

In un’intervista rilasciata al settimanale locale L’Informatore Vigevanese, la signora aveva precisato di «voler querelare per calunnia il sindaco Marco Facchinotti, il vicesindaco Luigi Tarantola e il consigliere di minoranza Marco Barbieri per le velate accuse di maltrattamenti». «In realtà — prosegue — io mi occupo di questi animali abbandonati mentre il Comune, che non dispone di un canile, si è sempre disinteressato del problema. Durante il sopralluogo i cani sono stati controllati e nessuno ha rilevato segni di maltrattamenti. A suo tempo avevo scritto al sindaco per provare a trovare insieme una soluzione per i cani abbandonati della città ma non ho mai ricevuto risposta. Abbiamo raccolto questi randagi, molti dei quali sono stati abbandonati davanti alla nostra porta di casa. Li nutriamo e ci sobbarchiamo le spese veterinarie facendo un servizio anche per la collettività ma non ricevendo da essa il minimo sostegno. Se ora la situazione dell’alloggio si risolve, e ci trasferiremo in campagna, è solo per nostra volontà e non certo per l’aiuto delle istituzioni».