martedì 17 maggio 2022

BRACCONERI SORPRESI A PERSCARE ANGUILLE NELLA NOTTE

Quattro persone provenienti da Acerra, in provincia di Napoli, sono state denunciate dopo essere state sorprese a pescare di notte anguille sul lungofiume Paolucci di Pescara.

Il fatto risale alla nottata dell'altro ieri, sabato 14 maggio all'altezza di via Puccini.

A mettere in atto l'operazione contro il bracconaggio della fauna ittica protetta, nel corso della perlustrazione per il controllo nelle acque interne disposto dalla Regione Abruzzo, è stata la squadra antibracconaggio formara da Manuela Fedele, Alessandro Sonsini e Orlando Correntini.

Le guardie hanno notato 4 persone ferme al margine della banchina del fiume Pescara davanti al cofano di un’autovettura parcheggiata. Insospettiti dal quartetto, dopo essere scesi per un controllo hanno ritrovato a terra alcune canne da pesca lunghissime per la cattura delle anguille, alle cui estremità c'erano delle corde con un grappolo di vermi che si utilizza per le canne tipo maciacca, attrezzature e arnesi non consentiti e utilizzati dai bracconieri specializzati per la cattura in modo speciale e professionale delle anguille, specie protetta dalla tabella del Cites. Vista la situazione le persone sono state invitate a mostrare i propri documenti e la squadra ha accertato come i quattro fossero tutti residenti ad Acerra e provenivano dalla Campania. Nel corso del controllo sono state rinvenute, vicino alle canne, anche alcune anguille ancora vive.

Considerate le violazioni penali di cui l’articolo 40 comma 2 lettera A e lettera D della Legge 28 luglio 2016 numero 154 a carico di tutte le persone in concorso tra loro, è stato richiesto l’intervento di una pattuglia della Volante della Questura per il controllo dei nominativi per accertare se non ci fosse nel quartetto qualcuno gravato da eventuali provvedimenti a carico. Tutte le persone identificate sarebbero state trovate con le attrezzature non consentite per la cattura delle anguille composte da ombrello e maciacca e nella sacca dei uno di loro le guardie hanno rinvenuto un grosso coltello usato in cucina di 23 centimetri e una grossa roncola di 1,23 metri oltre a 10 esemplari di fauna Ittica protette (anguille). Tutti e 4 sono stati segnalati all’autorità giudiziaria competente.
«Continua con ottimi risultati i servizi disposti dalla guardia civile ambientale che a oggi hanno identificato e sgominato diverse bande di bracconieri che arrivano prevalentemente dalla regione Campania per catturare le anguille per poi rivenderle al mercato nero senza nessun controllo sanitario con il pericolo sulla salute dell’ignaro acquirente alle persone sono state confiscate le attrezzature ai sensi dell’articolo 40 comma 6 della legge 28 luglio 2016 numero 154, mentre le anguille ancora vive sono state rimesse nel fiume pescara. La guardia civile ambientale ha nell’occasione segnalato i 4 ai carabinieri del Cites per altri provvedimenti a loro carico», fanno sapere dalla guardia civile ambientale.