Una storia di crudeltà contro gli animali che ha come scenario le sommità del più grande vulcano attivo d’Europa, l’Etna, e in particolare la cittadina di Trecastagni. Questi luoghi, noti per la loro straordinaria bellezza, sono purtroppo diventati negli ultimi anni lo scenario di una strage di cani. Le ultime vittime sono Bianchino e i suoi due fratelli. Sono stati uccisi con il veleno e sono stati ritrovati in un terreno abbandonato.Il loro ricordo da parte degli animalisti permette di ricostruire le loro vite e anche come erano amati dalla popolazione. Erano «cani randagi socievoli e affettuosi», ben accolti dagli abitanti di un quartiere della cittadina etnea. Va sottolineato che non avevano mai creato problemi agli abitanti. Sin da cuccioli erano stati accuditi da alcune volontarie animaliste. Il dramma delle nuove morti fa tornare in primo piano la sequela di cani uccisi sulle pendici dell’Etna con il veleno. Chi è il serial killer degli animali? Si tratta di un unico colpevole o di più persone? Quel che emerge è la modalità similare con la quale nel tempo sono stati uccisi molti altri cani.