COMACCHIO. Fototrappole presto in azione con l’obiettivo di annientare l’increscioso fenomeno degli avvelenamenti e dei maltrattamenti di animali.
L’amministrazione lagunare, grazie a una convenzione siglata con la Prefettura di Bologna, fa da apripista ad un progetto pilota teso ad assicurare alla giustizia i criminali che, mettendo in circolo esche al veleno o bocconi succulenti, ma tempestati di chiodi, attentano alla vita degli animali, siano essi da affezione o selvatici. Sono state acquistate, infatti, ben cinque fototrappole mobili, che nei prossimi giorni saranno operative, presidiando o sorvegliando le aree più a rischio di episodi di avvelenamento. Ad aggiudicarsi la fornitura dei cinque dispositivi comprensivi di software di gestione e lettori microchip, per un importo complessivo di 39mila euro, è stata la ditta Nivi di Firenze.