Un trentenne di Lodi è stato condannato dal tribunale di Lodi a dieci mesi di reclusione, senza sospensione condizionale della pena, per le accuse di aver aizzato il proprio cane Pit Bull contro uno dei gatti di un vicino di casa, provocandone la morte e di avere, nei giorni successivi, percosso il proprio cane scagliandogli addosso ripetutamente la propria mountain bike. Questo secondo episodio era avvenuto in un parco pubblico della città di Lodi e un carabiniere fuori servizio era intervenuto, portando l'uomo in caserma e denunciandolo per maltrattamento di animali.
Appena qualche giorno prima un vicino di casa aveva denunciato la stessa persona, nativa del Brindisino ma residente da molti anni nel capoluogo bassianeo, per l'uccisione del gatto. I fatti risalgono a sei anni fa e ora è arrivata la sentenza di primo grado.
L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per altri fatti, continua a professarsi innocente e sostiene di non ricordare neppure di essere stato accompagnato nella caserma dei carabinieri e denunciato.