Un vero volto noto del bracconaggio bresciano, che ormai da quattro anni operava nell’illegalità: tra i suoi modi di fare, il più macabro era quello di spennare in loco, e quindi direttamente sul posto, gli uccelli (protetti e proibiti) che aveva appena catturato. Ma anche per lui la pacchia è finita: domenica mattina è stato arrestato dagli agenti della Polizia Locale di Orzinuovi.
Il bracconiere su cui in tanti avevano puntato gli occhi addosso si chiama Diego Marchini, 57 anni e proprio di Orzinuovi: è stato fermato a bordo della sua auto e trovato in possesso di un fucile da caccia con la matricola abrasa. E dunque illegale. Non solo: la presenza del fucile ha di fatto confermato la sua battuta di caccia, altrettanto illecita, avendo appunto la licenza sospesa ormai dal 2014.
E’ stato trasferito in carcere a Brescia, nelle prossime ore è atteso l’interrogatorio per la convalida dell’arresto. Quattro anni fa era stato fermato per la prima volta, denunciato per aver cacciato (e ucciso) specie protette, e per aver utilizzato richiami illegali.
Anni di denunce e segnalazioni
Ma era solo l’inizio: la sua fedina penale è ricca di denunce e segnalazioni. E’ pure stato accusato di aver bucato le gomme di un’auto utilizzata dai volontari per il controllo dell’attività venatoria. Oltre ad essere stato beccato in almeno altre due occasioni, a cacciare senza licenza e con richiami non regolari.
Stavolta non l'ha fatta franca e per lui sono scattate le manette.