PERGINE. "C’è un avvelenatore seriale che colpisce i cani nelle campagne a sud di Pergine?". È quello che iniziano a chiedersi molti degli abitanti della zona e i dati sembrerebbero inconfutabili. “Se dovessi fare una stima per difetto - ci spiega Giovanni Monsorno, che per anni è stato il veterinario dell’azienda provinciale in servizio in quelle zone - direi che solo nell’ultimo anno i casi sono stati almeno dieci e distribuiti in un territorio compreso tra le frazioni di Canale, Susà e Costasavina”. Un dato allarmante, che tradotto vuol dire più di un cane al mese ucciso, senza contare i casi di chi potrebbe non aver denunciato l'accaduto o averlo denunciato altrove.
E se a livello istituzionale il consiglio migliore pare essere ''tenete al guinzaglio i vostri animali'' una pista, come ilDolomiti, l'avremmo trovata: in molti casi i bocconi avvelenati ingeriti dagli animali sono stati contaminati con un pesticida messo al bando dal 2006:‘l’Endosulfan’, un insetticida impiegato in agricoltura ma bandito dall’Unione Europea già nel 2006 proprio per via della sua pericolosità. Si tratterebbe quindi di una sostanza impossibile da reperire sul mercato ma che è rimasto nelle disponibilità di qualcuno che con ogni probabilità ne ha fatto uso negli anni passati.