AIDAA DENUNCIA IL PREMIER.
“VIOLA LA LEGGE SUL RANDAGISMO”
Roma (13 aprile 2016) –In
Italia specialmente nelle isole e nelle regioni del Mezzogiorno il
problema del randagismo canino è diffuso. Si parla della presenza di
oltre mezzo milione (per altri sono 750.000) cani liberi allo stato
brado con una tendenza all'incremento. La legge 281 del 1991 e le
successive normative ed accordi danno al governo il compito di
indirizzare le politiche di tutela degli animali ed in particolare di
provvedere economicamente ai fondi regionali per la sterilizzazione
di randagi. Non adempiere a quella legge è un reato penale e il
governo Renzi è inadempiente totalmente in quanto i fondi stanziati
non solo sono insufficienti ma sono ridicoli. Per questo motivo
l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato una
denuncia penale alla procura di Roma inviandola anche al tribunale
dei ministri contro il capo del governo Matteo Renzi. “Lo scopo è
di stanare questo governo ed obbligarli a fare quello che la legge li
obbliga a fare- ci dice Lorenzo Croce firmatario della denuncia- e
non ci si venga a parlare di facile ricerca della pubblicità o della
visibilità mi pare che il problema del randagismo sia noto a tutti e
lo stesso governo ogni anno fa campagne contro l'abbandono peccato
che poi non adempie ai propri doveri e lascia tutto nelle mani dei
volontari sul territorio che sono a mio avviso degli eroi civili e
delle associazioni che da sole certamente non ce la fanno a far
fronte alle necessarie sterilizzazioni. Renzi è inadempiente e la
legge è uguale per tutti per lui e i suoi ministri e sottosegretari
più uguale che per gli altri”.