L
GOVERNO NON RINNOVA IL DECRETO CONTRO I BOCCONI AVVELENATI
Roma
(27 APRILE 2016)
– E'
scaduta da due mesi e non è ancora stata rinnovata dal governo
l'ordinanza del 10 febbraio del 2012 allora firmata dal
sottosegretario alla salute Francesca Martini contro le esche ed i
bocconi avvelenati scaduta da oltre due mesi. La conferma di questo
mancato rinnovo del decreto arriva direttamente dagli uffici del
ministero della Salute che questa mattina ha risposto ad una
telefonata del presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce che “i
funzionari hanno predisposto il rinnovo che attualmente è ancora in
fase di valutazione politica”: Vale a dire che ad oggi rimane in
vigore solamente la legislazione ordinaria che rispetto al decreto
Martini riduce di molto gli effetti anche penali nei confronti di
avvelena cani e gatti ed altri animali spargendo esce e bocconi
avvelenati. “Il mancato rinnovo di questo decreto è un atto
gravissimo e dal nostro punto di vista criminale- ci dice Lorenzo
Croce presidente nazionale di AIDAA- che di fatto riduce notevolmente
la possibilità di combattere gli avvelenamenti di cani, gatti ed
altri animali e di punire i responsabili della diffusione di esche e
bocconi avvelenati, anche se occorre ricordare che questo fatto
rientra comunque nei reati penali previsti dalla legge ordinaria.
L'invito al ministro Lorenzin è quello di procedere immediatamente
al rinnovo di questa ordinanza-conclude Croce- in attesa di una nuova
eventuale ordinanza più restrittiva”. In Italia ogni anno sono
almeno 17.000 i cani ed altrettanti i gatti che vengono avvelenati
attraverso esche e bocconi avvelenati e molti di loro muoiono.