domenica 5 gennaio 2014

ARRIVANO I SALDI (A RATE) ANCHE PER I CUCCIOLI

ASSURDO. ARRIVANO I SALDI ANCHE PER LORO

Roma (5 gennaio 2014) – Il mercato natalizio dei cuccioli è andato male, secondo le prime stime sui trenta rivenditori online di cuccioli di cani e gatti monitorati da AIDAA nel periodo natalizio le prenotazioni di cuccioli di cani e gatti sono state meno di 5000 con una discesa di oltre il 60% rispetto allo scorso anno e dimezzate rispetto alle già non floride aspettative. Un dato confortante per chi come AIDAA (ma anche le altre associazioni) da anni si batte per svuotare i canili e per vietare totalmente la vendita degli animali online (ai quali si applica oltre alla vendita rateale anche il diritto di recesso). Ma purtroppo per rispondere al crollo del mercato i “mercanti di vite” hanno visto bene di dare spazio ad una nuova speculazione. Infatti basta girare sul web per trovare alcune offerte di cuccioli di cani e gatti a “prezzi ribassati acquistabili a rate e con diritto di recesso e garanzia di sostituzione se il cane è malato con offerte a partire da 10 euro al mese”. “Si tratta di un vero mercato degli orrori- ci dice Lorenzo Croce- questi siti che trattano cuccioli di cani e gatti di centinaie di razze spesso sono degli specchietti per le allodole che nascondono i trafficanti che importano i cani malati e troppo giovani dai paesi dell'est e con la complicità di alcune associazioni di categoria composte da vere e propri banditi immettono sul mercato cuccioli di cani come se si trattasse di lavatrici. Abbiamo le prove che molti dei cani acquistati online sono malati o muoiono entro i primi giorni, e molto spesso- conclude Croce- chi vende questi cani si fa bello dell'appoggio di pseudo associazioni di categoria che sfruttano gli animali per riempirsi il portafogli fregandosene della salute degli animali, a loro basta venderli ed incassare i soldi. Ci auguriamo – conclude Croce- che nel 2014 l'Unione Europea nel quadro delle nuove normative di tutela degli animali inserisca norme che mettano fine a questo ignobile mercato sulla pelle degli animali”.