martedì 30 settembre 2025

STRAGE DI CANI E GATTI UCCISI DAL VELENO A PALMA CAMPANIA

 Cresce la preoccupazione per una serie di avvelenamenti ai danni di cani e gatti randagi a Palma Campania, in provincia di Napoli.’episodio più recente ha scosso la comunità locale: a perdere la vita è stata una cagnolina randagia, conosciuta e accudita dagli abitanti della zona. 

Nonostante le cure e l’affetto dei cittadini  l’animale è stato trovato morto. Accanto al corpo sarebbe stato rinvenuto del cibo contenente una bustina accartocciata piena di veleno. Si tratta di una vera e propria strage di randagi, una barbarie che non possiamo più tollerare” e sollecita un intervento deciso.


lunedì 29 settembre 2025

E' ALLARME GATTI ABBANDONATI AL CIMITERO DI BRINDISI

 BRINDISI (29 settembre 2025) Al cimitero di Brindisi c'è oramai da anni una colonia felina stanziale riconosciuta con circa una cinquantina di gatti accuditi dall'Associazione Micetti di Brindisi. Purtroppo da qualche anno è sempre più in intensificazione il fenomeno degli abbandoni e proprio presso quella colonia nel giro degli ultimi tre anni sono stati abbandonati oltre una trentina di gatti. Ma purtroppo il fenomeno sta aumentando in maniera sproporzionata in queste settimane quando ad essere stati abbandonati all'interno dell'area cimiteriale dove è situata la colonia sono stati una quindicina di gatti. L'abbandono oltre ad essere un reato sancito dall'articolo 727 del codice penale e che prevede oltre ad una sanzione anche la possibilità di essere carcerati fino a un anno è anche motivo destabilizzante per i gatti della colonia e per le volontarie che oltre alle maggiori spese per sfamare i mici devono anche provvedere alle sterilizzazioni proprio per evitare il proliferre di cucciolate e all'inserimento dei gatti più piccoli. "Quanto sta avvenendo alla colonia del cimitero di Brindisi è un fatto molto grave oltre che penalmente rilevamente, si tratta in realtà di un doppio abbandono perchè quelli lasciati liberi sono nella quasi totalità gatti di proprietà che assunte le abitudini della vita domestica difficilmente si adattano alla vita di colonia, con il rischio inoltre di allontanare i gatti esistenti che non riconoscono piu il loro territorio " Ci dice Antonella Brunetti presidente di Micetti di Brindisi e vice presidente vicaria dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. Le due associazioni inoltre in un breve comunicato ricordano che l'abbandono è un reato e che i responsabili una volta individuati saranno perseguiti per legge.




2 GATTE RAPITE (MA SI PENSA SIANO DI PIU) NEL BOLOGNESE

SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO (BO 30 Settembre 2025) Ancora gatti rapiti nel Bolognese, questa volta siamo a Sant'Andrea frazione di San Benedetto Val di Sambro dove negli ultimi quranta giorni sarebbero diversi i gatti scomparsi e quasi certamente rapiti. A lanciare l'allarme con una segnalazione all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente è Stefania a cui sono state rapite in pochi giorni due gatte. "Giulietta, la prima rapita, è stata presa dal giardino di casa sabato 23 agosto 2025 tra le 17:30 (ora dell'ultimo avvistamento) e le 19:00,ora alla quale lei, puntuale come un orologio, entra in casa per mangiare, in una giornata in cui i turisti di un agriturismo vicino facevano avanti e indietro a piedi, in bicicletta e con i quad lungo il vialetto esterno alla proprietà, motivo per cui escludiamo l'attacco di un predatore selvatico. Giulietta ha 6 anni, è sterilizzata, ha sempre vissuto in montagna ed è abituata a muoversi liberamente tutto il giorno nel giardino della proprietà fino al sentiero che delimita il confine con il bosco circostante, ma non si è mai allontanata o addentrata nella foresta, motivo per cui escludiamo un allontanamento Sophie, la seconda rapita, (10 anni, sterilizzata ed ha sempre vissuto all'aperto) è stata presa anche lei dal giardino di casa Giovedì 4 settembre 2025 tra le ore 10:45 e le 11:30 del mattino. Quella mattina, circa alle 6, mia mamma è uscita in cortile insieme a Sophie e ha notato due uomini che si aggiravano attorno a casa, uno a volto coperto e l'altro che, appena ha capito di essere osservato, si è tirato su il cappuccio della felpa avendo premura di stringerlo bene per coprire il più possibile il volto. I due uomini hanno continuato a girare intorno a casa per più di 4 ore tenendo sempre il volto coperto uno, e il cappuccio alzato l'altro, anche quando ormai faceva molto clado, per poi allontanarsi alle 10:30. Alle 10:45 la mamma  è dovuta rientrare in casa lasciando Sophie in giardino, quando è tornata fuori, alle 11:30, la gatta era sparita. Anche in questo caso abbiamo sporto denuncia ai carabinieri "Queste le sue parole alle quali si uniscono quelle degli animalisti:"Abbiamo notizie di ulteriori gatti scomparsi nell'ultimo mese e mezzo in quella zona quindi invitiamo i proprietari dei gatti scomparsi a contattarci e a presentare denuncia alle forze dell'ordine, ma invitiamo anche tutti coloro che in qualche modo sono a conoscenza di informazioni che possano aiutare a individuare sia Giulietta che Sophie o gli altri gatti scomparsi ci contatti o via telef9no al 3479269949 o via mail all'indirizzo presidenza.aidaa@gmail.com".





CAPRE SGOZZATE NEL BOSCO DUE ITALIANI A PROCESSO

 Due italiani a processo, cinque stranieri già condannati. Tre animali uccisi. Nessun controllo sanitario. Nessuna autorizzazione. Solo un fuoco acceso, due teste già sul rogo, una ancora attaccata al corpo. Succede il 9 luglio 2022, nei boschi di San Benigno Canavese, giorno della festa islamica del sacrificio, l’Eid al-Adha. Una tradizione diffusa, ma fuori legge se praticata così. I carabinieri intervengono dopo la segnalazione del sindaco, Alberto Graffino, da pochi giorni in carica. In una radura isolata trovano cinque uomini di origine marocchina intenti a sgozzare capre e montoni. Con loro, secondo la procura, ci sono anche Augusto Palladino, 62 anni, e Aldo Bergero, 46. I due – difesi dagli avvocati Lorenzo Bianco e Celere Spaziante – sono ora imputati a Ivrea per concorso in macellazione clandestina (art. 6 del d.lgs. 193/2007 e art. 110 c.p.). I cinque cittadini marocchini non hanno opposto ricorso al decreto penale: sanzione pecuniaria, condanna definitiva. Palladino e Bergero, invece, hanno scelto il dibattimento. In aula, davanti alla giudice Maria Claudia Colangelo, è stato sentito uno dei carabinieri intervenuti. Ha confermato i fatti. Tre carcasse sul posto, teste abbrustolite, assenza totale di misure igienico-sanitarie. Gli animali – una capra e due montoni – erano privi di ogni documento di tracciabilità. Nessun marchio identificativo, né registrazione. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Bergero avrebbe fornito gli animali, mentre Palladino si sarebbe limitato ad accompagnare uno degli stranieri. Ma entrambi erano lì. E per la procura, tanto basta. La difesa respinge ogni accusa. «I nostri assistiti erano lì per caso», ha detto l’avvocato Spaziante. Ma sulla scena del bosco, quella mattina, il “caso” appare poco rilevante. Lì c’erano gli animali uccisi, il fuoco, i coltelli. E due italiani che, oggi, si giocano tutto su una distanza che la procura non vede.


domenica 28 settembre 2025

VAILATE.ASINI FUGGONO DAL RECINO E PROVOCANO INCIDENTE. DUE SONO MORTI

 VAILATE (Cremona)Singolare incidente nella notte tra venerdì e sabato sulla strada che introduce a Vailate, provenendo da Calvenzano, la Sp n.2. All’altezza della zona industriale e del nuovo supermercato del paese una Volkswagen T-Rock a bordo della quale c’erano due persone, si è trovata la sede stradale occupata da sei asini e chi era al voltante della vettura non è riuscito a evitare di investirli, con conseguenze mortali per due di loro, letali per l’auto e con ferite per i due giovani che erano a bordo dell’auto. Erano le 23,30 quando l’auto stava viaggiando verso Vailate. Da poco lasciata la Rivoltana e arrivata nei pressi della nuova zona industriale, nel buio più completo davanti all’auto si sono parati sei asini. Inutile il tentativo di frenata di un incredulo conducente: gli asini sono stati investiti, sono rotolati sul cofano infrangendo il parabrezza e per due di loro purtroppo il violento urto è stato fatale e non c’è stato nulla da fare per salvarli, mentre gli altri quattro animali, molto impauriti, sono fuggiti nei campi. Ferite di poco conto le due persone che erano nella T-Rock, più che altro molto spavento per l’incontro ravvicinato con questi grandi animali. Sul posto sono arrivate auto medica e ambulanza che si sono occupate dei due feriti, trasportati nell’ospedale di Treviglio e accolti in codice giallo. Le loro ferite non preoccupano i medici. Per i rilievi a Vailate è arrivata una pattuglia della Polstrada di Seriate che ha stabilito che i sei asini erano fuggiti da un vicino allevamento, dopo aver divelto il recinto. I quattro asini superstiti sono stati recuperati nella mattinata, con il favore della luce del giorno.


sabato 27 settembre 2025

ENTRA NEL VIVO IL PROCESSO A LEOMBRUNI CHE UCCISE L'ORSA AMARENA

 Con l’accusa di uccisione di animale e di aver agito con l’aggravante della crudeltà, il giudice predibattimentale del Tribunale di Avezzano ha rinviato a giudizio Andrea Leombruni, l’uomo che nella notte del 31 agosto 2023, alla periferia di San Benedetto dei Marsi, sparò colpi di fucile all’orsa Amarena, uno dei simboli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.L’esemplare di orso bruno marsicano, specie protetta, morì poco dopo davanti all’abitazione di Leombruni; l’orsa aveva con sé due cuccioli dei quali subito dopo si persero le tracce.L’udienza dibattimentale è stata fissata al 19 gennaio 2026 alle ore 9. 


PERO. CANI E GATTI MALTRATTATI. SCATTA IL SEQUESTRO

 Abbandonati in condizioni igienico-sanitarie critiche, tra rifiuti e sporcizia, detenuti all’interno di uno stabile occupato in parte abusivamente. Così le guardie zoofile dell'Oipa di Milano hanno trovato un cane e un gatto, portandoli in salvo con il supporto della polizia locale. È accaduto a Pero, nella provincia milanese. I due animali, un pitbull maschio di 2 anni e una gatta bianca di 4 anni, sono stati posti sotto sequestro e trasferiti al canile sanitario di competenza. Qui verranno visitati, curati e accuditi fino a quando non verrà trovata per entrambi una sistemazione che gli possa garantire l’affetto e le attenzioni di cui hanno bisogno.


venerdì 26 settembre 2025

DUE CANI UCCISI , FORSE LAPIDATI A SCIACCA. ANIMALISTI PRESENTANO DENUNCIA

SCIACCA (26 settembre 2025) Due cani sono stati trovati morti forse uccisi a colpi di pietra (lapidati) a Sciacca in contrada Muciare tristemente nota per essere stati rinvenuti nel 2018 trenta cani morti avvelenati in occasione del transito del giro d'Italia di quell'anno. I corpi dei 2 cani sono stati portati all'istituto zooprofilattico di Palermo per eseguire gli accertamenti necroscopici. Non è ancora chiaro se si tratti di due cani di proprietà o randagi e se gli stessi siano stati uccisi in zona oppure altrove e poi trasportati in contrada Muciare. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che con una nota denuncia il clima di odio che si sta sviluppando contro gli animali un pò in tutta Italia ed annuncia la presentazione di una denuncia contro ignoti per queste barbare uccisioni.

UCCISE I CANI CON IL VELENO. LA PROCURA CHIEDE DIECI MESI DI CARCERE

 Cani uccisi con un veleno per topi, la Procura ha chiesto 10 mesi di condanna per Marco Battellini, 65 anni, l’avvocato di Macerata proprietario di tre setter irlandesi trovati morti nel cortile di casa, a Sirolo. I tre animali furono rinvenuti il 6 febbraio del 2021 e il proprietario ne aveva dato notizia su Facebook pubblicando anche le loro foto. Max, Hermes e Diva avevano mangiato delle pastiglie di un rodenticida, un potente veleno per topi, mischiato a del pollo. Una morte dolorosa stando al veterinario che ne aveva poi analizzato le carcasse. La stessa tipologia di veleno, stando alla Procura, era stata acquistata in una ferramenta vicino casa dall’imputato, finito a processo davanti alla giudice Paola Moscaroli per uccisione di animali. Ieri, dopo che la giudice ha dichiarato chiusa l’istruttoria, Battellini ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee in merito alle accuse contestate. "Mi proclamo innocente – ha detto l’imputato, difeso dagli avvocati Marco Manfredi e Giovanni Bora – questa vicenda ha danneggiato le mie figlie che appresero della notizia dai giornali. Hanno sofferto. Io amavo i miei cani come un padrone vuole bene ai propri animali.


VIADANA,. NEL CAMION 350 KG DI PESCE SCILURO ILLEGALMENTE PESCATO. DENUNCIATI DUE BRACCONIERI

 VIADANA – Doveva essere un normale controllo stradale, ma si è trasformato in una vera e propria operazione contro il bracconaggio ittico. L’altra notte, lungo le strade di Viadana, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia hanno intimato l’alt a un furgone Iveco Daily. Nulla lasciava presagire quanto sarebbe emerso pochi minuti dopo: all’interno del mezzo, infatti, non si trovavano solo gli occupanti e i loro documenti, ma un carico sorprendente e del tutto irregolare.

I militari, insospettiti dall’atteggiamento dei tre uomini a bordo, hanno deciso di ispezionare anche il cassone del veicolo. Qui hanno rinvenuto un’ingente quantità di pesce, trasportato senza alcun sistema di refrigerazione come invece previsto dalle norme sanitarie. Il sospetto si è trasformato rapidamente in certezza quando, grazie anche alla collaborazione dei Carabinieri Forestali di Mantova, giunti in supporto, è stato accertato che si trattava di pesce siluro, pescato illegalmente nel fiume Po.

Il bilancio del sequestro è stato notevole: ben 350 chilogrammi di pesce siluro, catturato con l’ausilio di uno storditore elettrico, strumento proibito dalla legge in quanto causa gravi sofferenze agli animali e devastazioni per l’ecosistema fluviale. Oltre allo storditore, i militari hanno posto sotto sequestro il veicolo e tutte le reti utilizzate per la pesca illegale.

Il pescato, non idoneo al consumo perché privo di tracciabilità e trasportato senza alcuna garanzia igienico-sanitaria, è stato distrutto dal personale della Provincia di Mantova. I tre uomini fermati – un 30enne, un 33enne e un 43enne, tutti cittadini rumeni domiciliati a Codigoro, in provincia di Ferrara – sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di bracconaggio ittico e crudeltà e lesioni verso animali.


giovedì 25 settembre 2025

PELLE DI GIOVANE ORSO TROVATA NEL PARCO GIOCHI IN TRENTINO. ANIMALISTI IN PROCURA

 TRENTO (25 settembre 2025) La pelle di un giovane orso probabilmente ucciso e scoiato è stata ritrovata stamattina nel parco giochi di Fondi vicino al cimitero di Borgo D'Anaunia in provincia di Trento. La pelle ed i campioni biologici necessari per l'analisi genetica sono stati raccolti dalla Forestale ed inviati all'Istituto di Zooprofilassi delle Venezie per i necessari approfondimenti. Il corpo forestale Trentino ha ovviamente aperto un indagine. Sulla vicenda interviene con un breve comunicato l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che scrive: "Presentiamo nei prossimi giorni un esposto alla procura di Trento perchè questo ritrovamento potrebbe essere un macabro avvetimento, infatti la scelta di far ritrovare la pelle in quel luogo preciso a pochi passi dal cimitero tinge di cupo tutta la vicenda. Quello che ci auguriamo- concludono gli animalisti- che i responsabili di questo scempio vengano individuati e puniti ma sopratutto ci auguriamo che questa pelle non appartenga a un orso ucciso per essere mangiato in un banchetto clandestino di bracconieri e non solo".


ANIMALI DOMESTICI. SEMPRE PIU CONIGLI NELLE CSE DEGLI ITALIANI

 Milano, 25 set. (askanews) – Non più solo cani e gatti, ormai i conigli entrano da tempo nella classifica degli animali domestici più amati e sempre più inclini a stare al fianco dell’uomo. Il 27 settembre è la ricorrenza che gli viene dedicata a livello internazionale, si celebra infatti la Giornata mondiale del coniglio. I conigli domestici risultano meno nervosi, meno inclini alla fuga, più docili e più predisposti a interagire positivamente con gli esseri umani. Uno studio pubblicato sulla rivista PNAS ha infatti mostrato che la domesticazione, il processo per cui una specie animale viene resa dipendente dalla convivenza con l’uomo, ha causato modifiche nel cervello dei conigli, in particolare un aumento dell’11% della corteccia prefrontale – coinvolta nella regolazione delle emozioni – e una diminuzione del 10% dell’amigdala, l’area associata alla paura. Diventa pertanto importante sapere quali sono le razze più indicate alla socializzazione e quali sono le tipologie più consigliate per un’adozione.


IL GATTO KIKO E' STATO PESTATO A SANGUE

  Casina Un gattino di appena sei mesi, Kiko, è stato ritrovato in fin di vita, riverso in una pozza di sangue, sabato scorso fuori da un’abitazione in via della Fabbrica a Casina. Sulla base degli elementi rivelati dalle radiografie, sembrerebbe essere stato picchiato. Un fatto drammatico che, se confermato, riaccenderebbe i riflettori sull’ennesimo caso di violenza nei confronti degli animali, fenomeno purtroppo in crescita in tutta Italia e che continua a destare forte preoccupazione.

Al rientro dal turno di lavoro la padrona del cucciolo non avrebbe mai immaginato di trovarsi di fronte a una scena simile: davanti alla porta di casa, Kiko giaceva agonizzante. In un primo momento, colta dal panico e dal dolore, ha pensato a un tragico incidente stradale, a un’auto che lo aveva investito e non si era fermata a prestare soccorso. Senza perdere tempo, lo ha avvolto in una coperta e si è precipitata presso l’ambulatorio veterinario del paese. La diagnosi ha purtroppo confermato i peggiori timori: le radiografie hanno mostrato due costole rotte, un apparato urinario gravemente danneggiato e segni compatibili con un pestaggio.

Non si tratterebbe dunque di un investimento, ma di un atto deliberato di violenza. «Non abbiamo parole per esprimere il nostro dolore», commenta la figlia della donna, la 18enne Pamela Degermeni. «Siamo distrutti, la paura di perderlo è stata tanta. Non ci aspettavamo certo una violenza del genere contro un animale educato come il nostro, che non ha mai infastidito nessuno nel vicinato». Kiko, adottato solo pochi mesi prima, aveva già alle spalle una storia difficile. Era stato infatti salvato da condizioni di maltrattamento e abbandono: era malnutrito, con un evidente blocco della crescita e un carattere compromesso da esperienze traumatiche. Terrorizzato da ogni minimo rumore, diffidente verso le persone, faticava ad adattarsi alla nuova vita, nonostante l’affetto e le cure della sua nuova famiglia. Fortunatamente, dopo giorni di cure e preoccupazioni, il gattino è stato dichiarato fuori pericolo. Ritornato a casa, sta affrontando un difficile percorso di riabilitazione, poiché le lesioni subite lo hanno reso temporaneamente incapace di muoversi autonomamente. La famiglia, pur tra le difficoltà, non smette di stargli accanto, con la speranza che con il tempo e la fisioterapia possa recuperare almeno in parte le sue capacità motorie.


4 CANI AVVELENATI DI CUI 3 MORTI A MONTEROSSO

 Tre cani avvelenati e uno in fin di vita. Tutti di Mario Durbano, pastore di borgata Menardi, a Monterosso Grana che ha denunciato il caso ai carabinieri di Pradleves (uno è morto fra le sue braccia). Domenica scorsa, verso le 7,30 del mattino, l’uomo era in casa quando ha sentito i cani abbaiare in modo insistente: è uscito ma non ha notato persone in strada. Ha chiamato i cani che lo hanno raggiunto per poi ripartire subito, abbaiando. In un riparo, nelle vicinanze dell’abitazione, Mario ha notato un altro cane lamentarsi e raspare la terra, dopo dopo è morto tra le sue braccia. Così come gli altri due. Il quarto, una femmina, ha iniziato a star male al ritorno dal pascolo, il pastore è riuscito a farla rimettere e portarla dal veterinario, dove è in osservazione. Le sue condizioni sono gravi.

Domani interverranno i cinofili del Parco con i cani antiveleno per capire chi abbia potuto commettere un gesto così vile, usando peraltro un veleno potente vista la rapidità con il quale ha fatto effetto sulle povere bestie. Durbano ha anche avvertito il veterinario dell’Asl di Caraglio, competente sul territorio. Quei cani, oltre ad avere un valore affettivo, per Mario erano anche i suoi aiutanti: cinque da lavoro e due da guardiania per 100 capi (tra ovini e caprini).



mercoledì 24 settembre 2025

ITALIA. 6 MILIONI DI FAMIGLIE CON ANIMALI IN AFFITTO. ANIMALISTI CHIEDONO POLITICHE A LORO FAVORE

ROMA (24 SETTEMBRE 2025) Con una lettera inviata al sottosegretario alla presidenza del consiglio Mantovano l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente solleva un problema di cui si parla poco ma che in Italia riguarda sei milioni di famiglie con animali: quello della difficoltà di reperire appartamenti in affitto calmierato e l'aumeto dei rifiuti ad affittare una casa alle persone o famiglie con animali inserite nei contratti di locazione. "Qella degli affitti alle famiglie con animali è una questione aperta e seria anche se non se ne parla molto. Le nostre richiesta sono semplici-scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente al sottosegretario Mantovano- inanzitutto vogliamo  che in situazioni di emergenza dove i padroni degli animali in caso di sfratto rimangono senza casa si possano prevedere soluzioni provvisorie che però prevedano l'accoglienza anche dei pet, perchè è capitato piu volte di vedere persone che pur di non abbandonare i loro cani o gatti scelgano di vivere in auto con tutti i rischi che questa scelta comporta. Chiediamo inoltre che vengano inserite nelle graduatorie delle assegnazioni delle case popolari o comunali punteggi maggiori per coloro che possiedono animali domestici che oramai sono considerati parte della famiglia, mentre alle associazioni di categoria dei proprietari e degli affittuari chiediamo un tavolo di confronto per trovare soluzioni semplici ed univoche sulla locazione per le famiglie con animali molto spesso proprio per questo discriminate o rifiutate in sede di locazione".


BOLZANO VUOLE LA TASSA SUI CANI. ANIMALITI ANNUNCIANO AZIONI DI BOICOTTAGGIO

 BOLZANO (ITALIA 24 SETTEMBRE 2025) La provincia di Bolzano ha presentato un progetto di legge che prevede l'introduzione della tassa sui cani (abolita in Italia nel secolo scorso) . Secondo questo disegno di legge ogni residente in Alto Adige dovrà sborsare 100 euro per ogni cane posseduto e i soldi serviranno per pulire le strade ma rimarrà l'obbligo di raccogliere le deiezioni pena una multa fino a 600 euro. Ma non è tutto infatti sempre secondo questo progetto di legge verranno tassati anche i cani dei turisti per 1.50 euro al giorno. Insomma un vero balzello che ha fatto arrabbiare gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente:"Questa tassa è pura follia e va in contrasto con quello che avviene nel resto d'Italia dove non si pagano tasse sul possesso di animali.Invitiamo-scrivono gli aninalisti- questa maggioranza a fare marcia indietro, se la legge invece dovesse passare annunciamo fin da ora azioni di disobbedienza civile allo scopo di boicottarla".


GATTI AVVELENATI IN UN PALAZZO A SALERNO

 i hanno avvelenato il gatto", così denuncia una cittadina a Nocera Superiore, giorni fa, rilanciando l'allarme di un pericolo concreto per cani e gatti sul territorio. Non è infatti il primo episodio che avviene, con le medesime modalità. Questa volta i gatti uccisi sono stati due.

La denuncia

"Volevo informare i possessori di animali e che li amano, che a via Taverne stamane hanno volontariamente avvelenato il gatto del mio palazzo (accudito da me e un altro signore) e l'altro gatto di un altro signore. State attenti, questi sono pericolosi". Nel condividere lo sfogo, in molti hanno consigliato di portare la carcassa del gatto all'Asl. Dall'autopsia, infatti, si potrebbe risalire al tipo di sostanza e svolgere accertamenti. Oltre, ovviamente, a sporgere denuncia alle forze dell'ordine


.


martedì 23 settembre 2025

BOCCONI AVVELENATI A TRASACCO. TROVATO IL COLPEVOLE?

 Trasacco. Torna l’allarme a Trasacco per i bocconi avvelenati lasciati in strada, un gesto criminale che mette seriamente a rischio la vita di cani, gatti e altri animali domestici.

Nelle ultime ore, un uomo è stato avvistato mentre gettava esche sospette all’interno di terreni privati in via Garibaldi e via Belgio, zone già segnalate nei giorni scorsi come particolarmente a rischio.

A denunciare il nuovo episodio è stata la comandante della polizia locale, Titti Colangelo, che ha invitato la cittadinanza alla massima prudenza: “È stato avvistato un uomo che gettava esche all’interno di terreni privati in Via Garibaldi e Via Belgio. Siete pregati di tenere sotto controllo cani e gatti. Faremo il possibile per identificare il responsabile. Grazie”.

Il Comune e la Polizia Locale avevano già lanciato l’allarme pochi giorni fa, dopo il ritrovamento di esche potenzialmente letali in alcune zone del paese. Ora, con l’avvistamento di un sospetto in piena azione, si intensificano le indagini per identificare e fermare il responsabile.



lunedì 22 settembre 2025

GATTINA SBRANATA DAI CANI A FAVARA. TAGLIA ANIMALISTA SUI GIOVANISSIMI CHE INCITAVANO I CANI A UCCIDERE

 FAVARA (AG 22 SETTEMBRE 2025) Quanto accaduto a Favara in provincia di Agrigento l'altra sera è semplicemente ignobile e criminale. Un gruppo di adolescenti era in giro accompagnati da tre cani i quali hanno assalito una gattina randagia incinta molto amata dai residenti della zona, gli adolescenti anzichè fermare i cani li hanno aizzati con il risultato che la gattina è stata uccisa e con lei i cuccioli che portava in pancia, gli abitanti accorsi all'abbaiare dei cani hanno visto gli adolescenti ed i cani in fuga. Nessuno ha chiamato i carabinieri. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che mette scrive:"Sono decine da inizio settembre i fati sangue che provocano la morte di animali innocenti e sempre più i responsabili diretti o come in questo caso indiretti sono giovanissimi. Serve maggiore severità anche contro questi adolescenti che vanno puniti con il carcere. Noi dal canto nostro presentiamo denuncia e mettiamo a disposizione una taglia di 1000 euro sulla testa dei responsabili anche se giovanissimi, che verrà pagata a chi con la sua testionianza fornita alle forze dell'ordine permetterà di individuare e punire con una ondanna definitiva i responsabili e mettiamo a disposizione per le segnalazioni anche anonime che possono essere inviate all'indirizzo presidenza.aidaa@gmail.com oppure via telefono o warrs app al 3479269949".


CANE MORTO AL GIRO DEL MEDITERRANEO. ESPOSTO ANIMALISTA

 VISCIANO (22 Settembre 2025) Un esposto per chiedere indagini sulla sicurezza della strada dove era previsto il rettilineo di arrivo della tappa del giro del Mediterraneo a Visciano in provincia di Napoli sarà inviato nei prossimi giorni alla procura del capoluogo partenopeo dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente dopo che nei giorni scorsi un cagnolino sfuggito al padrone ha invaso la strada ed è stato investito da un ciclista in gara che è caduta rovinosamente sull'asfalto mentre il cucciolo è morto sull'istante. "Pare che il cucciolo sia stato spaventato dal suono di alcune sirene- scrivono gli animalisti in un comunicato- sta di fatto che è scappato invadendo il rettilineo ed è fino addosso ad una ciclista in gara che lo ha investito uccidendolo. Presentiamo un esposto per chiedere che venga chiarita la dinamica, ma sopratutto per chiedere verifiche sulla sicurezza di quel rettilineo."



CACCIATORE FERITO A VICO EQUENSE

 Nel primo pomeriggio di ieriun 39enne di Vico Equense è arrivato ferito al volto nel pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare. I carabinieri della stazione di Vico Equense sono intervenuti sul posto coordinati dal capitano Mario Gioia comandante della compagnia di Sorrento.

Da una prima sommaria ricostruzione di quanto accaduto sembra che l’uomo, mentre era impegnato in una battuta di caccia in località Monte Comune, è stato improvvisamente colpito al volto da pallini che gli hanno provocato escoriazioni giudicate guaribili in 10 giorni.


PAVIA. FIACCOLATA PER RICORDARE LA STRAGE DEI MAIALI DI SAIRANO DI DUE ANNI FA

 (ANSA) - PAVIA, 21 SET - Una singolare fiaccolata si è svolta, ieri sera, per non dimenticare i nove maiali uccisi il 20 settembre 2023 nel rifugio "Cuori liberi" di Sairano, frazione di Zinasco (Pavia), e i loro 31 "compagni" che nei giorni precedenti furono vittime della peste suina africana. Ad organizzarla, partendo dal cimitero della località pavese, è stata la Rete dei santuari di animali liberi in Italia.

    L'iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 500 persone.
    "Stavano bene e resistevano al virus quando furono strappati alla vita.Uccisi dallo Stato, con un intervento violento e disumano che ignorò ogni possibilità di tutela, ogni voce contraria, ogni evidenza scientifica, per tutelare il profitto - ha affermato Sara D'Angelo, coordinatrice della Rete dei santuari -. Due anni dopo non rimane solo un ricordo: la nostra memoria ha fatto crescere la lotta, la consapevolezza, la determinazione per tutti gli animali rinchiusi, invisibili, sacrificabili. Quel giorno a Sairano è accaduto qualcosa che ha segnato per sempre la storia dei rifugi-santuari, la lotta antispecista, le coscienze di tante persone, quasi ventimila, che nelle settimane successive invasero le strade di Milano e Roma per protestare contro quella barbarie.".
    Il 20 settembre di due anni fa l'ordine di uccidere i 9 maiali arrivò dal commissario della peste suina africana e da Regione Lombardia. A niente valse la resistenza di decine di attiviste e attivisti barricati nel rifugio per impedire l'irruzione delle forze dell'ordine.

domenica 21 settembre 2025

CACCIATORE UCCISO A CARRU'. AIDAA PRESENTA ESPOSTO PER ACCERTARE RESPOSABILITA'.

 Carrù (cn 21 settmbre 2025) In merito alla morte del cacciatore di 46 anni avvenuta nelle campagne di Carrù colpito da un proiettile forse destinato ad un cinghiale ma che di rimbalzo avrebbe colpito il giobane agricoltore uccidendolo, l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha deciso di presentare nei prossimi giorni un esposto alla procura di Cuneo chiedendo indagini approfondite e trasparenti sull'accaduto e di individuare eventuali responsabilità dirette o indirette relative alla morte di questo cacciatore.



COCCAGLIO. GATTO UCCISO A FUCILATE. SI CERCA IL COLPEVOLE

 Coccaglio. Ancora gatti presi a fucilate nel Bresciano, che resta una delle province con il più alto tasso di crimini commessi contro gli animali. Questa volta è successo a Coccaglio, dove un gatto randagio (ma molto amato da una famiglia locale) è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.

Lo avevano ribattezzato Tigro, andava sempre a casa loro per farsi accudire e per ricevere un po’ di acqua e cibo. Recentemente il gatto è stato trovato disteso in giardino, ma questa volta era ferito: i pallini di un fucile lo avevano azzoppato, perforando anche l’addome in vari punti. Con le sue ultime forze si era trascinato dalla famiglia che lo aveva accolto e protetto tante volte.
E’ stato soccorso immediatamente e portato dal veterinario, che però non ha potuto fare niente per salvarlo. I proiettili infatti gli avevano bucato la vescica, provocandogli una gravissima emorragia interna. Qualche giorno fa la famiglia si è rivolta ai carabinieri, che hanno annunciato un’indagine contro questi crimini immotivati e odiosi.

BARI.SCOPERTO UN CARICO DI 40 CANI DESTINATI ALLA GERMANIA

 La Polizia stradale ha scoperto, nel corso di alcuni controlli a Bari, 46 cuccioli di cane, di varie taglie, all'interno di un veicolo proveniente da un Paese dell'Est Europa e diretto in Germania. Gli animali erano privi della necessaria documentazione per i viaggi transfrontalieri.

Sul posto è intervenuto il servizio veterinario per verificare lo stato di salute dei cuccioli, accertando la regolare presenza del microchip e provvedendo alla assistenza sanitaria.

Al conducente del veicolo è stata contestata una sanzione amministrativa pari a 8.460 euro per violazioni alla normativa sull’autotrasporto internazionale, con conseguente fermo amministrativo del mezzo per tre mesi.



sabato 20 settembre 2025

BOCCONI SOSPETTI NEI PARCHI DI CHIEVE NEL CREMONESE

 CHIEVE - L’allarme è scattato ieri: gli agenti di polizia locale hanno subito delimitato la zona di via Lago Gerundo e effettuato un primo sopralluogo. Il timore principale è che qualcuno abbia abbandonato bocconi avvelenati nello spazio verde e nei dintorni.

Rischi per animali e fauna

Questo tipo di pratica è vietata dalla legge, per il rischio di gravi danni a cani, gatti e fauna selvatica. Alcune polpette sospette sono già state raccolte da cittadini che le hanno notate tra la vegetazione.

Controlli e appelli

«Verranno intensificati i controlli e il presidio del territorio», assicurano dall’amministrazione. L’abbandono di esche tossiche è definito un atto di crudeltà e inciviltà. Le forze dell’ordine sono già state avvertite e si invita chiunque noti qualcosa a rivolgersi a polizia locale, carabinieri o amministratori comunali.

Precauzioni per i proprietari di animali

Fino a nuove comunicazioni, si consiglia di:

  • Non lasciare liberi i propri cani;

  • Tenerli al guinzaglio durante le passeggiate;

  • Controllare attentamente dove annusano per evitare ingestione di bocconi sospetti;

  • Evitare la zona di via Lago Gerundo;

  • Controllare giardini, cortili e spazi aperti che si affacciano sulla via.

Emergenze veterinarie

In caso di ingestione sospetta, non indurre mai il vomito senza indicazioni mediche, poiché alcune sostanze possono essere più pericolose se rigurgitate. È utile avere un kit di pronto soccorso per animali (carbone attivo, siringhe senza ago) e seguire sempre le istruzioni del veterinario.


venerdì 19 settembre 2025

ORSA TROVATA MORTA IN TRENTINO. ANIMALISTI NON ESCLUDONO POSSA ESSERE STATA UCCISA

 TRENTO (19 SETTEMBRE 2025) Ancora un orsa trovata morta in bassa Val di Sole in provincia di Trento. Come da prassi la Peovincia ha consegnato il corpo dell'orsa all'Istituto di Zooprofilassi delle Venezie per accertare le cause della morte. Da quanto si è appreso si tratta di un esemplare adulto. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che ha deciso di inviare un esposto alla procura di Trento per chiedere idaginii certe e celeri su quanto successo all'orsa gli animalisti pur non escludendo la morte naturale o per altre cause chiedono di verificare se il plantigrado non sia stato ucciso magari con del veleno o per mezzo braccoonieri.




COCAINA E CAVALLI MALTRATTATI . DENUNCIATO UN 34ENNE DI CATANIA

 Una denuncia per maltrattamento di animali nel quartiere San Cristoforo. Inoltre si è verificato un sequestro di droga. L’intervento è stato condotto nei giorni scorsi a Catania, dove gli agenti hanno individuato e sequestrato 300 grammi di cocaina e scoperto una stalla abusiva con cinque cavalli detenuti in condizioni non idonee. Il proprietario, un 34enne catanese, è stato denunciato e sanzionato per diverse irregolarità amministrative.

Operazione congiunta delle forze dell’ordine

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’operazione si è svolta grazie alla collaborazione tra l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, la squadra volanti motociclisti e la squadra cinofili. L’azione di controllo ha avuto luogo nel quartiere San Cristoforo, una delle aree più sensibili della città, spesso oggetto di attività di prevenzione e repressione di reati.

Il ritrovamento della droga grazie ai cani antidroga

Durante il pattugliamento di via Mulini a Vento, nei pressi di un terreno abbandonato, i cani antidroga “Maui” e “Ares” hanno segnalato la possibile presenza di sostanze illecite. Gli agenti hanno quindi proceduto a un’accurata ispezione dell’area, rinvenendo all’interno di una cisterna di plastica un sacchetto nero. All’interno sono state trovate 3 buste per il sottovuoto contenenti sostanza stupefacente, presumibilmente cocaina, per un peso complessivo di 300 grammi. Il materiale è stato immediatamente sequestrato e sarà sottoposto ad analisi presso i laboratori della Polizia Scientifica.