giovedì 24 ottobre 2024

LITE IN AULA SUL CASO DEI CANI AVVELENATI A SIROLO. PROCESSO SOSPESO

 Accusato di aver avvelenato i suoi cani a Sirolo, tre setter irlandesi, il proprietario è finito a processo per uccisione di animali ma ieri il dibattimento si è aperto e subito chiuso al tribunale di Ancona. Dopo un acceso confronto in aula tra l’avvocato Giovanni Bora, legale dell’imputato, e la giudice Alessandra Alessandroni, quest’ultima ha dovuto interrompere il procedimento chiedendo la trasmissione degli atti in Procura per oltraggio al magistrato da parte di Bora e disponendo l’acquisizione della fono-registrazione di quanto avvenuto in aula. Ora il legale rischia un processo per oltraggio.

I toni si sono fatti pesanti durante la deposizione in aula del primo testimone dell’accusa, un carabiniere forestale che ha fatto le indagini sui cani. Il militare ha raccontato del post Facebook fatto dall’imputato, l’avvocato maceratese Marco Battellini, che il 6 febbraio del 2021 aveva scritto (pubblicando anche la foto dei cani morti in giardino) che gli erano stati avvelenati gli animali. Indagando il militare ha attribuito al proprietario un avvelenamento volontario trovando riscontro su un acquisto alla ferramenta del paese (c’è un filmato) fatto da Battellini per una confezione di veleno per topi (della linea Protemax), contenente brodifacoum, sostanza velenosa. "Ho fatto fare le autopsie ai cani – ha riferito il forestale – e nello stomaco avevano 5 cubetti azzurri ciascuno di quel veleno che dà una morte per asfissia lenta, il proprietario poteva intervenire in qualche modo". L’avvocato dell’Enpa ha mostrato in aula l’esca ingerita dai cani, grande come una capsula di caffè. Bora insisteva su una domanda a cui la giudice obiettava e dopo averlo avvisato di mantenere un modo consono in aula ha interrotto il processo. Verrà assegnato ad altro giudice.