martedì 15 ottobre 2024

BRACCONIERE NAPOLETANO CONDANNATO A UN ANNO E 4 MESI

 Il Tribunale di Napoli ha condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione il bracconiere soprannominato “FRECCIANERA”, noto per essere sfuggito per anni a numerose operazioni delle forze di polizia fino a quando, nel 2021, non è stato colto sul fatto dai Carabinieri e dalle guardie WWF e CABS. L’uomo si è reso protagonista di numerosi atti di bracconaggio e per quanto emerso dalle indagini e dal processo, pur essendo privo di licenza di caccia, utilizzando un’arma clandestina ha sparato anche a ridosso delle case nel centro abitato di Forio, soprattutto in primavera (periodo di chiusura generale), quando l’isola diventa un punto di sosta per centinaia di uccelli migratori che dall’Africa raggiungono stremati l’Europa per nidificare. Ischia è anche uno dei luoghi a più alto tasso di bracconaggio d’Italia e per questo da oltre 30 anni le guardie WWF ogni primavera svolgono un campo antibracconaggio. Oltre ai filmati acquisiti durante le indagini, ad inchiodarlo sono state le decine di carcasse di uccelli protetti ritrovate nella sua abitazione. I giudici di Napoli hanno condannato l’imputato per furto aggravato ai danni dello Stato, il cosiddetto “furto venatorio”, precisando – molto opportunamente – che “anche dopo la riforma Cartabia è procedibile di ufficio”, condividendo quindi la tesi adottata per prima dalla Corte d’Appello di Trieste e indicata dal WWF nel relativo processo, secondo la quale gli animali selvatici devono essere equiparati alle “cose di pubblica utilità” rispetto alle quali non è necessaria la querela in caso di furto.