domenica 29 ottobre 2023

ORIA STRAGE DI GATTI IN CITTA' PRESO UNO DEI CANI RESPONSABILI

 ORIA - La macabra conta dei gatti, sia di proprietà che randagi, uccisi a Oria potrebbe essersi fermata. Questa mattina (sabato 28 ottobre) è stata messa in piedi una vera e propria task force per catturare gli autori della strage: tre cani neri di grossa taglia. Uno è stato preso, intanto. Questo potrebbe "indebolire" gli altri due. I numeri oscillano: sarebbero almeno dieci i felini uccisi in meno di una settimana. Ma qualcuno sussurra che siano anche venti, visto che alcuni che erano normalmente in giro ora sono spariti. Il cane è stato catturato nei pressi di viale Regina Margherita, in un terreno aperto. Per addormentarlo è stato necessario ricorrere all'utilizzo della teleanestesia, grazie al fondamentale apporto del veterinario tecnico abilitato Giulio Pignatelli. Sul posto, anche il nucleo Pro-Civ Oria, la polizia locale e il dottor Paolo Gentile, dirigente veterinario dell'Asl di Brindisi. A seguire le operazioni, anche il sindaco Cosimo Ferretti e l'assessore Alfredo Proto. Quest'ultimo ha partecipato attivamente ai tentativi di cattura.I cani sono stati avvistati nella Città Federiciana per la prima volta una settimana fa, dopo i giorni di pioggia scrosciante. In molti hanno riconosciuto in questo branco uno che stazionava stabilmente a Francavilla Fontana. Le congetture, almeno per quanto riguarda l'esemplare catturato, come si vedrà in seguito si sono rivelate esatte. Dei tre cani, uno portava il collare, gli altri tre no. Dalla loro apparizione, è cominciata la triste moria dei felini in città. I tre cani sono stati visti nei pressi della villa comunale, del Municipio e della stazione. Potrebbero aver fatto due vittime anche nel centro storico. Nei pressi della Cattedrale, infatti, c'è una nutrita colonia felina: i gatti sono parte integrante della zona e si muovono amichevolmente tra le scale e le strade strette. Il problema più grosso è stato dei felini di altre zone, come già visto.

Dal Comune di Oria si è cercato di contattare per via informale quello di Francavilla. Dopotutto, c'era un'altissima probabilità che fossero gli stessi cani, di proprietà dell'ente francavillese. Ma il contatto si è risolto con un nulla di fatto. Nella notte tra ieri e oggi la situazione è precipitata: carabinieri e agenti della polizia locale sono dovuti intervenire, sempre nei pressi della stazione, dato che il branco ha sbranato "in diretta" alcuni gatti. I tentativi di avvicinarli sono andati a vuoto, poiché risultano "fobici", dunque restii a entrare in contatto con l'uomo. Questa mattina, come detto, si è passati alle vie di fatto. Il dottor Pignatelli è riuscito a narcotizzare due cani, ma prima che il farmaco faccia effetto, passa un po' di tempo. Insomma, vanno guardati a vista, per poterli poi prendere una volta addormentati. Una cattura è andata a buon fine: l'esemplare è stato trasportato in auto e sarà affidato per sicurezza, per un periodo di tempo limitato, al canile sanitario di Francavilla Fontana.Il cane in questione è dotato di microchip. E' stato catturato il 19 dicembre 2022 a Francavilla Fontana e, in primavera, è stato reimmesso sul territorio. C'è dunque un'alta probabilità che anche gli altri due siano del Comune di Francavilla Fontana. I tre vivono insieme, infatti, e insieme sono stati dotati di chip, sottoposti ai Lea (livelli essenziali di assistenza), sterilizzati e vaccinati. Qualcuno dei presenti si è posto un interrogativo: "I cani sono per natura territoriali. D'accordo gli acquazzoni, ma siamo sicuri che siano arrivati qui da soli?". Intanto sul posto sono stati portati anche due droni, per proseguire con le ricerche. Il secondo cane narcotizzato è stato rincorso, ma alla fine è riuscito a far perdere le proprie tracce. Mentre assisteva alle scene, il dottor Paolo Gentile ha catechizzato i presenti, spiegando come comportarsi in questo e in altri casi: "Il suggerimento è di non avvicinarsi e di chiamare subito i vigili urbani o i carabinieri. Va allertato il nostro servizio (quello veterinario dell'Asl di Brindisi, ndr). E non va dato loro da mangiare, in quanto poi dovranno essere sedati".