IN PUGLIA CI SONO BRACCONIERI CHE UCCIDONO LE TAETARUGHE MARINE
In Puglia c’è chi salva le tartarughe marine ma anche chi, in maniera del tutto illegale oltre che vergognosa ed inutile, toglie loro la vita. Non tutte le tartarughe spiaggiate, dunque, muoiono per cause naturali. L’ultimo di una serie di gravi episodi si segnala nel Mar Piccolo di Taranto: Stando a quanto si apprende, infatti, nei giorni scorsi, alcuni ambientalisti locali hanno segnalato il ritrovamento di un esemplare di caretta caretta che, evidentemente, era stato intrappolato dalla rete di un bracconiere prima di essere uccisa. Tale episodio non sarebbe isolato ma l’ultimo di una serie segnalate nella stessa zona. In passato, altri episodi di uccisioni erano stati segnalati a Barletta dove i volontari erano a caccia del “serial killer” di tartarughe marine. Situazioni che dovrebbero far riflettere su come questi poveri rettili marini siano anche bersaglio di chi, forse anche a causa di un’ignoranza diffusa, vuole procurare loro del male. L’auspicio, dunque, è che alle denunce e segnalazioni di animalisti ed ambientalisti, possano anche aggiungersi le attive collaborazioni dei cittadini al fine da contrastare le attività orribili ed illegali legate al dannoso fenomeno del bracconaggio.