RICEVIAMO DALL'AVVOCATO GRAZIA SCAROLA, VI INVITO A LEGGERE FINO IN FONDO QUESTO ARTICOLO-DENUNCIA ....
Non dovrei meravigliarmi più di nulla, ormai, eppure quando ci vanno di mezzo i più deboli è sempre un’ulteriore scoperta.
Questa volta, a farne le spese sono cuccioli di Pomerania.
Ricevo una segnalazione il giorno 07.09.2022 dal Sig. R. A. Mi racconta di aver acquistato, un anno fa, un cucciolo di tale razza da un allevamento iscritto all’ENCI nonché al Club ufficiale CIS (Club Italiano Spitz). Il cucciolo è malato ma l’allevatrice non glielo dice, intenta com’è a smerciare piccoli peluches la maggior parte dei quali ha problematiche di salute, più o meno gravi.
Eppure lei non lo dice.
Anzi, sconsiglia in più occasioni l’acquirente a recarsi dal veterinario evidenziando che “è puro spreco di soldi”. Evidenzia che tutti i cuccioli hanno problematiche, in tutti gli allevamenti. L’unico modo per non averli è “chiudere la razza”.
E’ lei che quindi, pur non avendo alcun titolo, prescrive blande terapie di integratori, cortisoniche, invitando il nuovo proprietario a stare alla finestra per vedere se il cucciolo migliora o peggiora.
Invita ad aspettare, stando accuratamente lontano dai veterinari.
Ma l’acquirente le racconta che il cucciolo non si tiene sulle zampe, trema…Lei, lungi –
anche questa volta – dal confessargli che il cane è affetto da idrocefalismo con conseguenti problematiche neurologiche - sentenzia di far fare “più vita tranquilla” ad un cucciolo (!!!). Si cimenta a “vedere se c’è qualcosa di calmante da dare”, dichiara azzardatamente che “con la crescita passa la gravità di tutte le predisposizioni genetiche sue personali”.
L’allevatrice non invita – anzi sconsiglia - il proprietario a far vedere il cane da un
veterinario, gravemente dice che “non c’è niente da curare, passerà da solo. Se invece è
qualche malattia si farà riconoscere col tempo perché peggiorerà”.
Il consiglio di detta allevatrice è quindi quello di NON curare il cane e stare alla finestra
per vedere se “peggiorerà”. Bel modo di “istruire” i nuovi proprietari, invitati solo a dare ai
propri cuccioli “tranquillità e integratori” (???).
Anche per l’altra problematica, ovvero l’alopecia, comune ad un numero anomalo di cuccioli dalla stessa venduti, l’allevatrice sconsiglia di andare dal veterinario evidenziando che
l’unico modo per combatterla sono almeno due lavaggi settimanali nonché STRIGLIARE
MANUALMENTE A SANGUE, SCORTICARE IL CUCCIOLO!!! All’uopo fornisce
addirittura la foto dei guanti esfolianti per umani adulti nonché il fornitore ove acquistarli.
E l’allevatrice evidenzia che questa “tortura” deve essere praticata sul cucciolo per
almeno 6 mesi per “cominciare a smuoversi qualcosa”.
Non vi è dubbio che quanto sopra riveste ISTIGAZIONE AL MALTRATTAMENTO, sono
ISTRUZIONI PER COME SCORTICARE UN CANE, esponendolo a traumi sia fisici che
psicologici.
L’allevatrice tenta, così, di sostituirsi a pratiche veterinarie che sono comunque diverse circa la stimolazione della microcircolazione locale, evitano traumi al cane, sono fatte in anestesia totale ed in ambiente sterile.
Viceversa le pratiche di detta allevatrice vengono “consigliate” quali “fai da te
casalinghi”, esponendo oltretutto il cane a sicure infezioni!!!
Il Sig. R.A., nonostante gli pseudoconsigli della venditrice, sottopone il cucciolo a visite specialistiche veterinarie inoltrandole, poi, i relativi certificati ove si propongono opzioni terapeutiche.
L’allevatrice, a riscontro ed in spregio alla professione veterinaria, SOSTITUENDOSI
ancora una volta agli stessi, dichiara:
“E’ un classico di tutti i veterinari di tutto il mondo, non dà nessun aiuto, SI SPENDONO
SOLO SOLDI. Suggerisco di NON FARE NIENTE DI TUTTO CIÒ…non fare/spendere per
altre cose che praticamente È UNA CERTEZZA CHE È TUTTO INUTILE e non si risolve
nessuno di questi problemi…una cosa che aiuta è il lavaggio con i prodotti giusti e
GRATTARE VIA LA PELLE in superficie che è morta”.
Persino quando il Sig. R.A., a seguito dell’aggravarsi delle condizioni di salute del cucciolo nonché ad esito di esami veterinari, esplicitamente evidenzia che il cane è GRAVE:“non
cammina, è in terapia intensiva, ha fatto la risonanza, ha una malformazione, il liquido nel
cervello è troppo e va nella spina dorsale, idrocefalo” l’allevatrice nuovamente“dispensa
consigli medici”: “unico modo di aiutarlo è cortisone e acido folico per ora e ASPETTARE
come reagisce…”.
Il cucciolo è morto pochi mesi fa lasciando la sua famiglia distrutta dal dolore, ivi compresa una bimba che lo adorava.
Purtroppo, oltre ad allevatori seri che lavorano per il miglioramento delle razze, ne esistono altrettanti che lucrano sulla pelle di questi esseri indifesi giocando, altresì, con la sensibilità e l’amore di persone che, quei cani, li hanno amati sino alla fine, sperando (invano) di poterli sottrarre da una fine così dolorosa…ed evitabile se solo l’allevatrice avesse usato scienza, coscienza, amore e passione.
Avv. Grazia Scarola