Il blitz dei veterinari e della polizia locale di Mortara, venerdì scorso 21 ottobre, nella villetta di corso Torino in cui erano ospitati 51 cani, si è trasformato nell’affido giudiziario degli animali a diversi canili della zona. Molti sono finiti a Mede, tanti altri al canile di Vigevano, che ne ospita oggi, venerdì 28 ottobre, ben 26 di cui 12 sono cuccioli. Il presidente della società Multiservizi, la vigevanese Claudia Canini, e il direttore Andrea Deplano spiegano la situazione dal ricovero di via Valletta Fogliano: «Abbiamo constatato che potessero andare d’accordo nella stessa gabbia, fortunatamente sono di taglia medio piccola e non grossa. Tutti i cani si sono trovati piuttosto bene tenendo conto delle condizioni in cui vivevano prima».
Il sequestro di Mortara era stato determinato da un mandato d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Pavia, dopo il ricovero in ospedale della madre della proprietaria della casa. Le condizioni igienico sanitarie riscontrate avevano suggerito un intervento immediato. Quando al pomeriggio dello stesso giorno sono intervenuti i medici veterinari dell’Ats di Pavia e la polizia locale di Mortara hanno trovato anche sette carcasse di cani morti, ancora custodite nelle pertinenze della stessa casa. Mentre all’esterno la gente del quartiere si era riunita rumoreggiando e protestando per una vicenda che aveva coinvolto da mesi gli abitanti della zona, in pieno centro abitato, a contatto con un supermercato e un condominio. Il disagio, tra latrati e puzza di deiezioni, aveva reso i rapporti con il vicinato molto tesi. Dopo l’intervento i 51 cani presenti sono stati microchippati dall’Ats e distribuiti nei vari canili della zona