GROSSETO – Lo avevano cercato a lungo, con appelli e richieste sui social. Lo avevano chiamato, tentato con il suo cibo preferito, ma nulla. Mao era sparito. Da un giorno all’altro. Lasciando “orfani” i suoi molti proprietari, che poi equivale a nessuno. Perché Mao è come il Vagabondo del film Disney sulla cagnolina Lilly.
Poi questa mattina il ritorno. Magro. Sporco. Affamato. Ma sano.
Mao di padroni ne ha tanti e nessuno essendo sempre stato figlio di piazza della Palma dove da sempre tutti gli hanno voluto bene e lo hanno sfamato; un gatto libero e indipendente. Tutto questo sino ad un anno fa, quando all’improvviso Mao è scomparso.
Chi lo conosce bene ha subito pensato che qualcuno lo avesse preso. Mao amava la sua piazza e mai se ne sarebbe andato spontaneamente. Forse qualcuno ha creduto che fosse un gatto randagio e ha voluto dargli una casa. Ma Mao non deve aver gradito tanto perché si deve essere sobbarcato un bel viaggetto a piedi per tornare a casa.
«Mao è tornato (stamani alle nove) – racconta Elena sulla sua pagina Facebook -. Non so quanti chilometri abbia fatto per rientrare a casa e scappare da chi lo ha rapito crudelmente per un anno (esattamente come ho sempre pensato). È magro, sporco e felicissimo di essere a casa sua. Sta mangiando il suo tonno preferito e bevendo come non mai. Vi prego non lo riprendete mai più, chissà che pericoli ha affrontato per rivedere il suo territorio».
