RIETI - Controlli sul settore zootecnico: i Carabinieri della specialità forestale di Poggio Moiano durante degli accertamenti per pascolo abusivo e introduzione di animali sul fondo altrui, sequestrano otto cavalli e deferiscono alla procura della Repubblica di Rieti una persona coinvolta nei fatti.
I militari della stazione Carabinieri Forestale di Poggio Moiano, a seguito di querele riferite a pascolo abusivo su fondi altrui e ad animali vaganti e quindi pericolosi per la circolazione e per la pubblica e privata incolumità, effettuavano sul territorio una serie di accertamenti e sopralluoghi per identificare gli animali in questione e risalire ai proprietari.
I militari della stazione Carabinieri Forestale di Poggio Moiano, a seguito di querele riferite a pascolo abusivo su fondi altrui e ad animali vaganti e quindi pericolosi per la circolazione e per la pubblica e privata incolumità, effettuavano sul territorio una serie di accertamenti e sopralluoghi per identificare gli animali in questione e risalire ai proprietari.
Durante l’attività di verifica, posta in essere in agro del Comune di Orvinio in località “Spineta”, venivano individuati alcuni cavalli tenuti all’interno di un recinto e constatato che gli stessi venivano opportunamente accuditi. Non trovando nessuno sul posto i militari si attivavano per cercare di risalire al legittimo proprietario, che risultava essere un allevatore originario della provincia di Roma (già noto alle Forze dell’ordine) che aveva abusivamente utilizzato il fondo ove stabulavano i cavalli.
Dai riscontri documentali emergeva che gli equidi non erano stati sottoposti alla necessaria profilassi sanitaria, come previsto dal regolamento di Polizia veterinaria e al test di “Coggins” relativo all’anemia infettiva degli equidi, ed inoltre erano sprovvisti del “microchip” identificativo, per cui si procedeva al sequestro amministrativo degli stessi, affidandone la custodia al proprietario.
Nei giorni successivi i Carabinieri della specialità forestale svolgevano un ulteriore controllo finalizzato a verificare il benessere dei cavalli sequestrati, accertando che gli stessi non erano più all’interno del recinto. Di fatto il proprietario era venuto meno ai termini di custodia, per cui si procedeva al deferimento alla procura della Repubblica di Rieti del medesimo ipotizzando il reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro (tale reato prevede pene che vanno da sei mesi a tre anni).
Nell’ambito dell’attività di cui sopra sono state elevate anche sanzioni amministrative.
L’attività condotta dai Carabinieri della Specialità forestale in ambito zootecnico e sull’applicazione delle norme di Polizia veterinaria, realizzata anche in collaborazione con il servizio Veterinario della Usl, si ripercuote positivamente sul consumatore e sugli allevamenti ossequiosi delle norme vigenti in materia.