sabato 20 aprile 2019

BOCCONI AVVELENATI A RAVENNA CHIEDONO LE FOTOTRAPPOLE

Continuano le segnalazioni di bocconi sospetti nei parchi e aree cani cittadine. È di qualche giorno fa, la notizia del ritrovamento di diversi cartelli affissi dalla polizia locale nella zona del parco Antico Lazzaretto per avvisare i padroni dei cani di quanto avvenuto. A comunicarlo sono Federica Mariani consigliera territoriale (Cambierà), Barbara Brusoni consigliera territoriale, Mauro Bertolino consigliere territoriale (Forza Italia), Anna Greco consigliere territoriale (Lega), Maurizio Gaudenzi consigliere territoriale capogruppo (Lega) e Stefano Donati consigliere territoriale (Lista per Ravenna). "All’interno dell’area verde - dichiarano i consiglieri - un cane sembra abbia trovato un boccone sospetto, presumibilmente avvelenato e lo abbia ingerito, costringendo poi il padrone a ricorrere alle cure veterinarie del caso."
"Questo è solo l’ultimo - aggiungono - dei tanti episodi verificatisi nel territorio cittadino, che rappresenta un serio rischio oltrechè per gli animali stessi anche per la popolazione umana, in particolare, per i bambini che accidentalmente potrebbero venirne in contatto. Si ricorda che proprio per contrastare questo fenomeno, che ha fatto registrare già diversi episodi nella città di Ravenna, il Consiglio Territoriale del Centro Urbano, in data 11 giugno 2018, ha approvato un ordine del giorno presentato dal capogruppo di Lista per Ravenna Stefano Donati e approvato con votazione unanime."
"Successivamente - spiegano - il consiglio comunale di Ravenna, ha approvato all'unanimità, nella seduta di martedì 16 ottobre 2018, un ordine del giorno presentato da Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna e Idio Baldrati del Gruppo PD sul tema dell'installazione di "fototrappole contro la diffusione di bocconi avvelenati. L’utilità, la funzione deterrente e di contrasto di tali dispositivi, unitamente alla obbligatoria installazione nei luoghi di utilizzo di cartelli contenenti la dicitura “area videosorvegliata”, è innegabile. Ad oggi, tuttavia, a distanza di quasi un anno dalla relativa approvazione da parte del Consiglio Territoriale del Centro Urbano e a distanza di quasi sei mesi dall’approvazione da parte del Consiglio Comunale, l’attuazione di tale ordine del giorno sembra essere rimasta in un cassetto, almeno dalle informazioni in nostro possesso. Tale tecnologia, sarebbe, infatti, utilizzata, in via sperimentale, unicamente per contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti."

"Un tale utilizzo - continuano - non ne esclude certo un altro, dal momento che, tali dispositivi, al contrario delle classiche telecamere, essendo semovibili, possono essere collocati e spostati, secondo le esigenze, nelle zone più sensibili od a rischio di reati e infrazioni. Chiediamo, dunque, che venga data attuazione concreta a quanto (già) a suo tempo votato ed approvato e che, tali fototrappole, vengano impiegate anche nei parchi e nelle aree verdi, per contrastare e prevenire non solo la disseminazione nell’ambiente di possibili esche o bocconi avvelenati ed evitare, così, il ripetersi o il verificarsi di altri episodi simili – odiosi e vigliacchi – ma, anche, per contrastare e reprimere altri atti criminosi, si pensi agli atti vandalici, finanche per colpire quei proprietari indisciplinati che non raccolgono le deiezioni dei propri animali."

"In caso di risposta non soddisfacente a quanto sopra, auspichiamo che i consiglieri comunali Ancisi (Lista per Ravenna) e Baldrati (PD), firmatari dell’ordine del giorno approvato ad ottobre 2018, siano disponibili a presentare un question time con carattere di urgenza, al fine di ottenere le doverose risposte che chiediamo non solo noi, ma i tanti cittadini che hanno a cuore la salute degli amici a 4 zampe. Riteniamo che “prevenire sia meglio che curare” soprattutto quando è in gioco la salute ed il benessere sia degli animali sia della collettività" concludono.
LA ZONA DEL PARCO DOVE SONO STATI TROVATI I BOCCONI