giovedì 24 ottobre 2013

PELLICCE E PELLI. VENDITA IN CADUTA LIBERA

CROLLA DELL 11% IN TRE ANNI IL MERCATO DELLA PELLICCERIA E PELLETTERIA


ROMA (24 ottobre 2013) -  Crolla senza attenuanti la vendita delle pellicce,dei capi in pelle e delle calzature di qualità (in pelle) secondo i diffusi nel numero di ottobre di Congiunture e Prezzi di Confcommercio nel corso degli ultimi due anni il mercato della pelle e della pelliccia ha avuto una contrazione di 8 punti percentuali (-3,5 nel 2011 e -4,5 nel 2012). Non vanno meglio gli affari per pellicciai e pellettieri nel corso di questo 2013, sempre stando ai dati di Congiunture e Prezzi nel primo trimestre del 2013 le vendite di pellicce e pellami sono scese ulteriormente del 3,9% dato questo significativo visto che siamo nei mesi dello scorso inverno,mentre la contrazione nel corso del secondo trimestre si attesta al 2,7% il che tenendo conto anche delle proiezioni formulate nel dossier il crollo nel triennio 2011-2013 sarebbe attorno all’11%, una bella fetta di mercato in meno per gli sfruttatori di pelli e pellicce di animali che vedono nei tre anni contrarre anche il loro profitto di circa 9 punti percentuali nel triennio. “Sono dati importanti- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- che mostrano il crollo di una tendenza e riducono di molto i guadagni degli sfruttatori di animali,ovviamente questo comporta anche una diminuzione se non immediata almeno in prospettiva nei prossimi anni degli allevamenti intensivi di animali da pelliccia. Per una volta la crisi serve a far prendere coscienza di quanto sia desueto vestirsi di pelli e pellicce di cadaveri di animali- continua Croce- ci auguriamo che questo crollo diventi un tracollo, ci aspettiamo ora anche maggiori controlli nei mercati rionali e nei negozi secondari dove si vendono spesso capi  di pelliccia fatti con peli di gatto e cane,la cui uccisione ed acconciatura in Italia è proibita per legge”.

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