Cacciatori appostati nei campi, nelle vicinanze di abitazioni, sparano e ammazzano un cinghiale. E poi trascinano l’animale fino al bordo di una cunetta stradale dove si accingevano a caricarlo in macchina. Mentre erano intenti nell’operazione sono stati costretti ad abbandonare la preda in fretta e furia. E si sono dati alla fuga perché in lontananza intravisto le guardie volontarie di Nita Ambiente di Taranto, con sede operativa a Castellaneta Marina. A nulla è valso l’inseguimento se non a rilevare targa e tipo dell’auto su cui viaggiavano i bracconieri. Il fatto si è verificato nelle prime ore mattutine di domenica scorsa a Marina di Ginosa. «Siamo stati allertati - racconta Leonardo Galante, coordinatore del Nita - da residenti della zona, preoccupati dai ripetuti spari esplosi a non più di 50 metri dalle proprie abitazioni. A noi è rimasto constatare l’animale morto e il solco lasciato nel terreno dal suo trascinamento. Purtroppo - rileva Galante - tra le marine di Ginosa e Castellaneta i bracconieri spadroneggiano perché sono consapevoli che c’è difetto di controllo del territorio. Bisogna chiamare il 1515 per poter interloquire con qualcuno, nel frattempo la missione illegale viene portata a compimento».