di Giuseppe Solarino – “Una favola che, purtroppo, non ha avuto un lieto fine”. Si tratta della favola dell’orsa Amarena che viene narrata nel libro “Mamma orsa…la favola di Amarena e dei suoi cuccioli a Villalago”. Il libro, edito da Lupieditore, è stato presentato nella sala polifunzionale di Villalago nel corso di una conferenza organizzata dell’Associazione culturale Antico Borgo. Vi hanno preso parte Simone Lupi, vice presidente di Antico Borgo, Jacopo Lupi, Editore di Lupieditore, Eugenia Salvatore e Giovanni Casadei, promotori del progetto “Una foresta per Amarena”, Laura Carla Galante, psichiatra e psicoterapeuta, Enea Di Ianni, scrittore.
I vari interventi sono stati inframmezzati dalla lettura di brani del libro da parte di Ada Di Ianni e dagli intermezzi musicali della violinista, Angela Di Giuseppe, che ha interpretato alcune colonne sonore di film. I lavori sono stati aperti dall’intervento del sindaco di Villalago, Fernando Gatta, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale. “Il fenomeno Amarena ha coinvolto tante persone ed ha dato vita a numerose iniziative – ha detto il primo cittadino – . Villalago è diventata l’esempio della gestione degli orsi confidenti e la presenza dell’orsa e dei suoi cuccioli ha fatto pubblicità al nostro paese a livello nazionale determinando un aumento del turismo”. Simone Lupi ha reso noto che il prossimo anno, prima dell’inizio dell’estate, saranno ultimati i lavori del sentiero intitolato ad Amarena. “Il libro, frutto del lavoro di due anni, è una favola realistica poiché sono reali sia i luoghi che i personaggi ivi descritti – ha spiegato Lupi – . Le finalità del volume sono due: 1) Amarena deve avere giustizia; 2) Amarena deve divenire il simbolo della fauna mondiale che viene uccisa”. Jacopo Lupi ha detto che al centro del libro vi è il rapporto tra uomo e natura e che Villalago ha dimostrato che la coesistenza tra l’uomo e gli orsi, e gli altri animali selvatici è possibile. Il libro è una favola indirizzata ai bambini ma è utile anche per gli adulti ed è arricchito dalle fotografie di Sabrina Iafolla e Marino Baroncini. Parte del ricavato sarà devoluto per sostenere il progetto “Una foresta per Amarena”. Dopo Villalago il volume sarà presentato anche a Pescara e Pescina e si prevede di tradurlo in inglese per il mercato americano. Eugenia Salvatore ha descritto il comitato “Una foresta per Amarena”, di cui fanno parte molti abitanti di Villalago ma non solo, che si ripromette di piantare numerosi alberi da frutto per cibare gli orsi e gli altri animali selvatici ed impedire che si avvicinino al paese. Il prossimo 5 novembre verrà effettuata la 2° piantumazione in altura. Giovanni Casadei ha annunciato che, sempre a Villalago, si organizzerà un convegno con esperti su come preservare la specie dell’orso marsicano che conta pochi esemplari. Laura Carla Galante ha citato la Fondazione in “Ricordo di Tiziana Secchi” che ha sostenuto la pubblicazione del libro. Poi ha spiegato che “Amarena ha toccato le emozioni dei singoli. L’orsa che accudisce i propri piccoli è il simbolo della maternità”. Enea Di Ianni, che ha concluso la serie degli interventi, ha affermato che Amarena ci ha lasciato una grande eredità che ci riporta al creato. “L’uomo deve comprendere che fa parte del creato e questo comporta la convivenza con gli altri esseri viventi – ha detto – . A Villalago, Frattura e Scanno ciò lo abbiamo imparato perché siamo, da sempre, abituati alla convivenza con gli animali