Nella Valle dell’Aniene esplode la guerra dei tartufi: due cani pregiati da ricerca sono stati avvelenati e uccisi, un altro è rimasto gravemente ferito. La morte dei due animali è avvenuta nella giornata di domenica scorsa, nel territorio del Comune di Camerata Nuova, in pieno Parco Regionale dei Monti Simbruini. Molto probabilmente i due cani di razza, due Lagotto Romagnolo, tra i migliori utilizzati per la ricerca del tartufo, sono morti a causa di un boccone avvelenato trovato mentre cercavano i tartufi. Il veleno utilizzato, secondo una prima ipotesi, sarebbe la stricnina. I cercatori in questo modo si comabattono l’uomo con l’altro, uccidendo a vicenda gli animali.
Secondo il presidente regionale onorario dell’associazione “Asso Tartufai”, dietro questi avvelenamenti e alla guerra del tartufo, c’è un business che fa gola a molti. Il tubero della Valle dell’Aniene, dal bianco tipo d’Alba, al nero pregiato e all’uncinato, è molto ricercato e nei periodi di raccolta sono tanti gli appassionati che affollano i boschi e le radure del territorio e anche zone limitrofe, come Agosta e Mandela e gran parte della Valle dell’Aniene. Sull’uccisione dei due cani, naturalmente, sono partite le indagini dei carabinieri forestali, intervenuti sul posto.
I due “ Lagotto Romagnolo” hanno trovato la morte nella radura di Campo Secco e, precisamente, ha spiegato il sindaco di Camerata Nuova, Settimio Liberati, nella zona di Pozzo del Gelo. I proprietari dei cani sono due cittadini di Terni, che come tante altre domeniche avevano lasciato l’Umbria per andare a cercare i tartufi. Questa volta avevano scelto il Comune montano di Camerata Nuova. La giornata di domenica poteva far segnare una strage ancora maggiore se uno dei due cercatori di Terni non avesse dato l’allarme e avvertito gli altri che affollavano il territorio
fonte messaggero.it