VICENZA. Ragni pericolosi abbandonati in un bed&breakfast da un cliente che, oltretutto, se n'è andato senza pagare il conto. I carabinieri forestali e i colleghi del nucleo Cites (che si occupa del commercio illegale di animali protetti) sono stati chiamati da un albergatore dopo che l'uomo ha trovato in una delle stanze una scatola di cartone nella quale sospettava ci fossero animali.
I militari hanno trovato, all’interno di contenitori in vetro e in plastica, ragni anche di grosse dimensioni, appartenenti a 17 specie diverse. Sono state avviate immediatamente le procedure per mettere in sicurezza l’ambiente e gli animali stessi.
Dagli accertamenti effettuati, i ragni, appartenenti specie che non hanno effetti invalidanti sull’uomo, sono stati abbandonati nella camera da un ospite che si è fermato per un periodo prolungato e, da circa una decina i giorni, non era rientrato nella struttura senza oltretutto pagare il conto; gli animali presentavano segni di stress e disidratazione e sono stati alimentati. Due esemplari erano però già morti. Sui contenitori erano presenti delle etichette che sembrano indicare la provenienza dall’Est Europa.
Gli aracnidi in genere sono considerati “animali pericolosi” e, pertanto, non sono detenibili in cattività senza autorizzazione. A maggior ragione non possono essere trasportati o detenuti in strutture ricettive dove le possibilità di fuga accidentale sono elevate e dove è possibile che vengano rinvenuti dal personale di servizio, ovviamente non preparato alla situazione.
Il proprietario dei ragni è stato denunciato per abbandono di animali: rischia l'arresto fino ad un anno o l'ammenda da mille a diecimila euro. Sono inoltre in corso accertamenti sulla provenienza dei ragni e possibili vendite illegali.