LETTERA APERTA ALLA MAMMA DI FILIPPO CONTRI: "LEI DIFENDE L'INDIFENDIBILE"
Roma (25 maggio 2018) - UNA DURA VIDEO LETTERA DEL PRESIDENTE DI AIDAA LORENZO CROCE IN RISPOSTA AI COMMENTI DELLA MAMMA DI FILIPPO CONTRI CHE DIFENDEVA IL FIGLIO DALLA NOSTRA DENUNCIA E DALLA RICHIESTA DI SEQUESTRO DEL CANE AL QUALE IL SIGNOR CONTRI FILIPPO HA TAGLIATO LE ORECCHIE E LA CODA MUTILANDOLO E COSI VIOLANDO LA LEGGE.
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
Via
Roma 62–20010
PREGNANA MILANESE
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea dal 2011
Censiti nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
AIDAA nel web:http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/
Mail:stampa.aidaa@libero.it direttivo.aidaa@libero.it
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telefono
3479269949
Gentile
signora,
Sono
Lorenzo Croce presidente AIDAA, si sono quello che ha denunciato
quell'incosciente di suo figlio Filippo che in televisione è andato
di fatto ad autodenunciarsi annunciando che picchia il cane doberman
di famiglia, e che ha provveduto al taglio della coda e delle
orecchie, motivo questo per il quale è finito nei guai oltre che
Filippo anche il veterinario che ha tagliato orecchie e coda
nonostante esista una legge che lo proibisce dal 2010.
Tagliare
la coda e le orecchie al cane è un reato penale, picchiare il cane,
e istigare la gente a fare altrettanto è anche questo un reato
penale. E noi per questo non potevamo fare altro che denunciare
Filippo alla magistratura E CHIEDERE IL SEQUESTRO CAUTELATIVO DEL SUO
CANE.
Non
entro nel merito delle sue parole a difesa di Filippo, non è
difendibile e la sua posizione sarà esaminata in tribunale.
Mentre
spendo due parole per il suo cane che poverino si trova in mezzo a
questa situazione.
Noi
non vogliamo a tutti i costi portare via il cane dalla sua famiglia o
almeno non in maniera sconsiderata e l'ultima cosa che vogliamo fare
è farlo finire in canile, anche se penso che almeno li non prenderà
le botte come invece ha fatto fino ad oggi almeno stando a quanto ha
dichiarato suo figlio.
Per
il cane noi proponiamo questo: una serie di valutazioni in stato di
ricovero presso una struttura veterinaria che sia indipendente, e poi
un piano di recupero non tanto per il cane, ma per suo figlio che
deve imparare a gestire un animale se lo vuole tenere e questo si fa
con l'ausilio di un veterinario comportamentista e di uno psicologo.
Se
accetta e invita suo figlio a fare questo percorso noi siamo pronti
una volta concluso il percorso a evitare di far sequestrare il cane
se i veterinari comportamentisti e gli psicologi riterranno suo
figlio in grado di gestire il cane, ovviamente nessun ritiro della
denuncia, perchè chi commette reati deve essere sottoposto al
giudizio della magistratura.
Aspetto
una sua risposta scritta.
Lorenzo
Croce
presidente
nazionale AIDAA
Dalla
sede nazionale il 25 maggio 2018