2015 : 15.500 CANI E
GATTI UCCISI CON “ARMI IMPROPRIE”
Roma (24 marzo 2016) –
pistole e fucili ad aria compressa, balestre, ma anche archi e frecce
sono queste le armi usate per uccidere oltre 15.500 cani e gatti solo
lo scorso anno, ma la conta potrebbe essere molto più alta se si
tiene conto degli uccellini e delle rondini abbattute specialmente
con le pistole e i fucili ad aria compressa un po in tutta Italia. Il
dato peggiore riguarda i cani ammazzati a centinaia da persone
rimaste spesso ignote che hanno colpito a casaccio o che hanno
sparato nel mucchio dei cani, anche i gatti rimasti uccisi sono stati
almeno 3.000 quasi quanti ne ha ucciso il veleno distribuito. Ma
anche oltre duecento cani di proprietà sono stati uccisi alla stessa
maniera. Le regioni dove si sono verificati i maggiori ammazzamenti
di cani e gatti sono quelle del sud seguite da Piemonte e Lombardia.
“Non avevamo mai preso in considerazione questo aspetto del
maltrattamento dei cani e gatti anche perchè spesso si tratta di
uccisioni non denunciate in quanto vengono colpiti i cani randagi-ci
dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma come dicono i dati
raccolti in questi giorni attraverso le testimonianze dei nostri
responsabili locali e attraverso le segnalazioni dei social il
fenomeno è tutt'altro che secondario e per questo chiediamo al
ministro Alfano di non lasciare alla libera vendita queste che sono
vere e proprie armi letali per molti animali ed in qualche caso anche
per gli umani”.