venerdì 25 marzo 2016

ALBERI. VISITA AL CANTIERE DI MAC MAHON

Milano (25 marzo 2016) - Mancano pochi alberi e poi le piantumazioni dei 38 nuovi olmi di via Mac Mahon sono terminate, e nei prossimi giorni si completeranno anche i lavori di ultimazione delle banchine di attesa e della piantumazione del manto erboso e successivamente il cantiere sarà riconsegnato e crediamo che entro la fine di aprile possano ricominciare a viaggiare i tram della linea 12. Ieri il presidente di AIDAA Lorenzo Croce che è stato anche il portavoce del comitato dei cittadini per la tutela degli olmi di via Mac Mahon è stato invitato a visitare il cantiere dall'interno. Una visita molto attesa anche perchè ha permesso dopo la fase della contrapposizione e della battaglia e quella del dialogo da vedere da vicino realizzate quelle che erano le proposte del comitato e che di fatto sono state tutte accolte. 
In particolare nella nuova formulazione del viale, si è provveduto a salvaguardare il filare con il posizionamento di nuovi 38 olmi di origine tedesca che hanno sia sostituito i 28 alberi tagliati la scorsa estate (anche se per noi potevano e dovevano esserne tagliati meno) inoltre ne sono stati impiantati alcuni anche dove in passato di era provveduto all'eradicazione di alberi malati mai sostituiti, e questa del filare che oggi si da per scontato è una grande vittoria se si tiene conto che meno di due anni fa questo filare nella testa degli amministratori di Milano doveva essere eliminato per far posto a una corsia preferenziale, oggi invece anche grazie alle proteste dei cittadini e alle idee dell'architetto Giuseppe Boatti il filare è salvo e la sistemazione dei binari fatta in modo tale che potrà diventare un esempio per i rifacimenti del futuro e non solo a Milano. 
NUOVE PENSILINE

Le nuove pensiline sopraelevate sono state pensate per garantire l'accesso ai portatori di handicap e sono assolutamente innovative anche nella salvaguardia delle radici, in quanto come si vede dalla fotografia sono come da noi richiesto sopra elevate, infatti tra la piattaforma e la base dell'albero ci sono alcuni centimetri e questo spazio permetterà alle radici di svilupparsi tranquillamente senza più disturbare o rompere le pensiline.
I BINARI

Come da progetto presentato dall'architetto Giuseppe Boatti a nome del comitato i binari sono stati avvicinati e sopraelevati in  modo da non creare interazione con le radici, inoltre laddove le radici sono particolarmente sporgenti sono state piazzate delle traversine in ferro più corte delle altre che permettono lo sviluppo delle radici degli olmi senza compromettere lo sviluppo degli alberi presenti.


I NUOVI  E VECCHI OLMI

I nuovi olmi non sono come previsto all'inizio di origine siberiana ma di origine tedesca, sono alberi che resistono di più sicuramente in città. Inoltre i vecchi olmi sono stati messi in sicurezza anche grazie agli interventi di imbrigliamento con corde elastiche che ha permesso di tagliarne molto meno rispetto a quelli che erano stati preventivati dallo sciagurato studio iniziale dell'agronoma Laura Gatti che da questa vicenda esce sicuramente sconfitta a livello di proposte ed idee innovative, peccato perchè la Gatti nota per aver ideato i giardini verticali in questa situazione aveva previsto male e solo la sua supponenza non gli ha permesso di vedere che esistevano nuove tecniche che poi applicate (senza di lei) hanno permesso questo ottimo risultato. 
IL PRATO E L'IRRIGAZIONE

E' stato predisposto anche un sistema di irrigazione misto, che prevede per gli alberi un sistema di irrigazione continuo a goccia, mentre per il prato che sarà posizionato nei prossimi giorni sui binari e tutto intorno esiste un sistema di irrigazione notturno a pioggia. Inoltre sono state posizionati alcuni pozzetti contenenti prodotti che aiutano ad alimentare le radici degli olmi. 

GLI UOMINI


Un gruppo sicuramente esperto di persone che hanno attraversato non poche traversie per realizzare questo vero e proprio capolavoro al quale non credeva il Comune di Milano in primis basta pensare che lo stesso presidente della commissione ambiente di zona 8 Enrico Fedreghini parlando del filare lo aveva definito come "alberi da abbattere che fanno solo ombra ai tram".
IL FUTURO

Quello che verrà consegnato è un vero e proprio nuovo gioiello, quel viale diventerà presto un punto di riferimento dei lavori ben riusciti a Milano, ma va detto non certo per merito di chi governa che ha fatto di tutto per bloccare le proposte dei cittadini, ma per merito degli stessi cittadini che si sono opposti a questo modo di procedere ed hanno ottenuto un grande risultato consegnare una strada ridisegnata con gusto e stile, che permetterà anche la rivalutazione economica delle case.