VARESE. AGENZIA DELLE ENTRATE CONTRO I PICCIONI
Varese (18 marzo 2016) - Non bastasse lo chef Carlo Cracco che i piccioni li cucina, ora ci si mette anche l'agenzia delle entrate di via Frattini a Varese a fare la guerra ai colombi di città, che ricordiamo sono una specie protetta sia da una legge nazionale che dalla convenzione europea. Questa volta non ci sono rischi culinari per i poveri volatili ma il rischio che possano apparire da un giorno all'altro attorno alle finestre del palazzo i dissuasori per allontanare i piccioni che secondo le lamentele messe per iscritto da qualcuno sarebbero fonte di sporcizia. Un ipotesi, quella dei dissuasori che ha un costo (a meno che si vogliano posare i dissuasori a punta di spillo che sono vietati dalla legge) non indifferente in una situazione dove perfino i bagni gridano al mondo il loro desiderio di essere ristrutturati, mentre i nostri geni pensano invece ai dissuasori per i piccioni. "Oramai dare la colpa ai piccioni per tutto quello che accade è di moda- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma ora che siamo venuti a conoscenza delle lamentele di chi sostiene che i piccioni sporcano e non sostiene ad esempio con la stessa sollecitudine la necessità di fare dei lavori di ristrutturazione di bagni ed altri luoghi che sicuramente rischiano di avere un impatto maggiore sulla salubrità dei dipendenti stessi. Noi come Aidaa- conclude Croce- monitoriamo da vicino la situazione e oltre a denunciare il rischio di posizionamento di dissuasori vietati denunciamo anche il rischio di sperpero del pubblico denaro da parte di chi ogni giorno bacchetta gli italiani che non pagano le tasse. Non ci sono limiti al peggio".