L'attacco proviene come al solito da persone che meriterebbero di stare chiuse in un manicomio e da associazioni che hanno al loro interno la feccia dell'animalismo italiano, persone dedite alla vendita dei cani e al traffico nazionale ed internazionali e che hanno quali portavoce persone che in passato sono state allontanate da decine di associazioni per gravi problemi comportamentali che sfiorano la psichiatria. Che al canile di Brindisi le cose non vadano bene lo abbiamo detto prima di altri, cosi come prima di altri ci stiamo impegnando per trovare una soluzione ai problemi, che non deve essere la deportazione dei cani, per quella ci pensano già le volontarie della medesima associazione che in questi giorni sta attaccando la gestione del canile di Brindisi. ATTENZIONE QUESTE PERSONE NON VOGLIONO IL BENE DEI CANI, MA SOLO TROVARE LA BASE PER CONTINUARE I LORO SPORCHI VIAGGI DEI CANI VENDUTI VERSO LA GERMANIA. Hanno un organizzazione tale che gli consente di organizzarsi, ma siccome al sud li stanno braccando queste non hanno alcuna speranza di trovare stalli sufficienti per i cani destinati ai loro traffici. Quindi FATE MOLTA ATTENZIONE A CHI DATE RETTA. Noi di AIDAA stiamo lavorando per risolvere la questione e credo che ci riusciremo, altri vogliono solo distruggere per poter ricostruire i loro sporchi traffici. Quindi giusto risolvere il problema di Brindisi, ma non dandolo in mano alle trafficanti note.