giovedì 4 dicembre 2014

MODUGNO. ASSURDO: ACCALAPIACANI INCAPACI DI CATTURARE UN RANDAGIO

Accalappiacani e vigili incapaci, fanno fuggire un cane che aveva bisogno di aiuto e poi danno la colpa al nostro responsabile dottor Antonello Dell'Anna. Ovviamente qui sotto riportiamo le fotografie e la relazione che ci ha inviato il nostro responsabile AIDAA di Modugno in Puglia. Non solo siamo al suo fianco ma io stesso come presidente nazionale di AIDAA denuncerò nei prossimi giorni alla magistratura quei personaggi incapaci ed inetti che devono pagare sia per la incapacità professionale che per le calunie riversate sul nostro responsabile che gode tutta la stima e la fiducia mia e di tutta l'associazione AIDAA nessuno escluso. 
Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA

LA RELAZIONE DEL DOTTOR DELL'ANNA SULL'ACCADUTO
Il 02 dicembre 2014 mentre rientravo a casa,per Piazza De Nicola a Modugno,scorgevo una pattuglia dei vigili urbani e un furgone del servizio veterinario ASL di Bari. Incuriosito mi avvicinavo per capire quanto stesse accadendo. Apprendevo quindi che doveva essere effettuata la cattura di un cane,pastore maremmano docilissimo,e soprattutto che da anni stazionava in quel luogo,perche’ a dire dei vigili aveva aggredito una donna gravida(non e’ la prima volta che sento giustificare la cattura di un cane con l’aggressione di una donna gravida).Mantenendomi a debita distanza,sia come delegato di una associazione animalista A.I.D.A.A ,sia come operatore sanitario ,a tutela dell’incolumita’ pubblica,dal momento che a loro dire si trattava si un cane aggressivo,decidevo di seguire ,le fasi della cattura e della regolarita’ (cioe’ in modo assolutamente atraumatico come prevede la legge) con cui doveva avvenire,scattando con il telefonino qualche fotografia. A conferma di cio’la squadra del servizio veterinario era costituita solo da accalappiacani in assenza di medico veterinario in grado di intervenire in caso problemi di salute del cane,inoltre mi accorgevo che era seriamente compromessa l’incolumita’ del cane,dal momento che la cattura stava avvenendo violentemente col cappio,rischiando il soffocamento o lo strozzamento dell’animale stesso,perpetrando a mio avviso non solo il reato di maltrattamento ma addirittura di crudelta’ verso l’animale. Venivo immediatamente bloccato da un’altra pattuglia di vigili urbani , identificato come un comune delinquente, aggredito verbalmente e minacciato di denuncia per aver ostacolato il loro lavoro. Soprattutto impedendomi di proseguire il monitoraggio delle fasi di accalappiamento. Grazie solo ed esclusivamente all’inefficienza degli operatori del servizio veterinario,il cane riusciva a scappare e a conservare ancora la sua liberta’.Venivo infine accusato,per giustificare la loro inettitudine, di essere stato io a favorire la fuga dell’animale.