In merito alla proposta del comune di Milano di abbattere gli olmi che costeggiano la linea 12 sul sito Partecipami (http://www.partecipami.it/) sono apparsi diversi commenti dei cittadini, ne riportiamo qui sotto uno importante e molto dettagliato a firma di Giuseppe Favini che ci è stato inoltrato dalla nostra Inzana Salvina
Dopo
l’incontro del 15 us, ho voluto osservare di persona alcune situazioni partendo
da Piazza Diocleziano sin poco prima Via Dupre’ per cercare di togliermi alcuni
dubbi; purtroppo senza successo.
Nel filmato che propongo al link (https://dl.dropboxusercontent.com/u/82380984/Video%2020-04-13%2006%2055%2035.mov),
ho preferito omettere ogni commento anche se un po’ di polemica sul tram
12 a rischio e che balla, probabilmente l'avrei potuto fare. Tale situazione la
si puo’ osservare in un paio di articoli di giornali o forse al luna
Park.
Ovviamente per non tediare troppo (min 2:21), non ho
potuto chiarire tutti gli aspetti ne riprendere tutte le situazioni;
evidenzio comunque i seguenti aspetti.
- Responsabilita’ ATM nella circolazione dei mezzi. Quanto esposto dal tecnico Atm ha riversato tutte le criticita’ riguardanti la sicurezza del servizio, esclusivamente alle radici degli olmi. Non mi sento di condividere interamente questo scenario. Io ritengo che il rischio di deragliamento derivi di incuria complessiva sulla linea. Come documentato parte della rotaia pur in assenza di radici esposte, o da olmo di struttura, sparisce quasi totalmente (parte interna nell’erba). Quando e’ stata fatta l’ultima manutenzione sulle rotaie? A tal riguardo non ritengo d’aver avuto una risposta soddisfacente nel merito della conformazione del terreno presente in via Cenisio (presso Pzza Diocleziano) con cio’ che si vorrebbe fare in Mac Mahon. Mi si e’ stato risposto di traversine che in presenza degli olmi non andrebbero bene. Ma in Cenisio sono state poste in cemento! Le radici erodono pure il cemento?
- Radici che interferirebbero con le rotaie. Per il tratto considerato, ho evidenziato il fatto che diversi olmi hanno seguito anche altre strade senza interferire con le rotaie (parallelamente o sottostante i lastroni). Il fatto che i lastroni comprimessero le radici obbligandole allo sviluppo solo verso i binari non la ritengo una affermazione corretta. E’ stato anche affermato dalla Sig.a Gatti che il taglio delle radici presenti in superficie verso la rotaia comprometterebbe la stabilita’ complessiva dell’olmo. Io procederei con un ulteriore parere in quanto ho notato dal mio pulto di vista una contraddizione: se sono radici deputate unicamente alla ricerca superficiale delle sostanze nutritive, quelle sviluppate in media profondita’ o sul lato opposto, per supportare la struttura e/o connesse all’olmo adiacente, non bastano?
- Temperatura ambientale. Per quanto riguarda la maggior caloria che si sviluppera’ nel caso in cui si sacrificassero le piante, non si e’ tenuto conto di eventuale ulteriore aggravio qualora si sviluppasse ulteriore colata d’asfalto sull’esistente sede stradale in sostituzione dei “lastroni”. Pur essendo stato in passato una soluzione di studio, non rilasciano o rilasciano meno il calore accumulato in una giornata estiva. Dal punto di vista economico inoltre, questi “lastroni” non avrebbero, salvo parere contrario, necessita’ di rattoppi primaverili come si sta sperimentando in svariate zone di Milano citta’ ove l’asfalto a causa del gelo invernale lascia vistose buche a corredo di questa scelta.
Grazie per l’attenzione.