CANILI ALLO STREMO. IN
ITALIA 40.000 CANI STANNO MORENDO DI FAME
Roma (12 Aprile 2013) -
L'allarme lo avevamo lanciato verso la fine dello scorso anno
sostenendo che almeno 200 canili e rifugi per cani italiani sono a
rischio fallimento in quanto i comuni non pagano le rette per le
migliaia di cani ospitati. Ora a distanza di sei mesi dal primo
allarme la situazione è notevolmente peggiorata ci sono ben 400
rifugi che dichiarano di essere alla vigilia della chiusura se i
comuni,o in loro veci lo stato o le regioni, non intervengono in
tempi rapidi per ripianare i debiti contratti in questi anni per
l'omesso pagamento delle rette (seppure minime) dovute per i cani
randagi detenuti nei canili pubblici e nei rifugi privati e di
associazioni che complessivamente in Italia ammontano a oltre 400
milioni di euro. Mentre da una stima effettuata su 1000 comuni quelli
virtuosi che pagano nei tempi prestabiliti sono solamente 35 e tutti
nel nord Italia, circa 300 comuni pagano le rette entro i 18 mesi
mentre ci sono oltre 650 comuni che sono in ritardo con i pagamenti
di oltre due anni fino a sei-sette anni. Appare evidente che questi
ritardi portano i canili al collasso e molto spesso in particolare
dal sud Italia oltre a favorire una situazione di canili lager, ed in
assenza di adozioni sul territorio si sta sviluppando un vero e
proprio mercato delle “adozioni” pilotate e più o meno regolari
verso la Germania ed i paesi del Nord Europa. Attualmente i cani che
sono a rischio vero di morire di fame sono circa 40.000 di questi
28.000si trovano nei canili del sud sui 150.000 ospitati nei rifugi
italiani occorre che si proceda al pagamento delle rette in tempi
rapidissimi.
DONA IL 5 PER MILLE AD AIDAA ED AI MICETTI DI BRINDISI
http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2013/04/il-5x1000-per-aidaa-cerchiamo-donatori.html
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