mercoledì 2 aprile 2025

LUA INVESTITA SULLA SALARIA NELLE MARCHE

 Un lupo è stato investito e ucciso lungo la Salaria tra Acquasanta Terme e Mozzano. Era a bordo strada in una pozza di sangue. A notarlo domenica scorsa era stato un passante che ha girato un video diventato virale su Facebook.

A recuperarlo ci hanno pensato i volontari del Cras Marche che opera nelle province di Ascoli, Fermo e Macerata.

Si trattava di una giovane lupa, la cui carcassa verrà analizzata dall’Istituto zooprofilattico, perché come spiega il presidente del Cras Fermo Nazzareno Polini: “Difficilmente i lupi vengono investiti, spesso dalle analisi risultano intossicati: per essere più chiari potrebbero aver mangiato bocconi avvelenati e lo stordimento può portarli ad essere vittime di incidenti stradali”.

In media all’anno, nelle tre province del sud delle Marche vengono recuperati una 50ina di lupi feriti o uccisi.

Il Centro interviene per soccorrere gli animali selvatici feriti o in difficoltà, accudisce i piccoli rimasti orfani e si occupa del recupero delle carcasse dei selvatici morti. In caso di necessità il numero da contattare è il 380.7989879, attivo h 24.


GARDA.ALLARME ESCHE AVVVELENATE. DUE CANI AVVELENATI

 

Due vittime accertate

Si ha già notizia di almeno due animali, un cane e un gatto, che in questi giorni hanno già perso la vita dopo aver ingurgitato una delle tante polpette killer che sono state disseminate tra campi, sentieri e vigneti, perfino al parco giochi di Centenaro di fronte alla chiesa, frequentatissimo anche da famiglie e bambini. Massima attenzione, perché il rischio è reale. Il Comune di Lonato è stato allertato, ha posizionato cartelli di avvertimento e ha già mandato gli operai comunali a verificare ed eventualmente bonificare. Anche a Desenzano la cosa è stata segnalata alla Polizia locale e alcuni bocconcini, tra quelli recuperati alla Candelina, sono stati consegnati al distretto veterinario di Ats per essere analizzati.

I bocconi avvelenati

I primi bocconi della Candelina sono stati individuati nel weekend, in 4 diversi punti sul ciglio della strada, in mezzo all'erba: sono 4 polpette di carne intrise di una sostanza di colore azzurro che a prima vista sembrerebbe del veleno lumachicida a base di metaldeide, ma sono stati segnalati altri ritrovamenti anche ieri. Anche l'ex presidente del consiglio comunale di Desenzano Rino Polloni ha segnalato il pericolo sui social: le polpette killer, come detto, sono state trovate anche tra Centenaro e San Pietro, nel primo caso al parco giochi e nel secondo lungo i sentieri che portano alla località Taverna attraverso i campi. È proprio a Centenaro che sono morti avvelenati i due animali: un gatto domestico e il piccolo Cookie, un cagnolino di circa 3 anni che da quanto si apprende avrebbe ingoiato l'esca avvelenata sabato sera, per poi morire poche ore più tardi.


martedì 1 aprile 2025

UDINE. CATTURATO E SUBITO LIBERATO CON IL RADIOCOLLARE UN ORSO BRUNO DI 240 KG

 Nella notte del 26 marzo un gruppo di ricercatori del Progetto Lince Italia (Università di Torino) in collaborazione con i Carabinieri del Reparto Biodiversità di Tarvisio e dei veterinari del Centro di Ricerca e coordinamento per il recupero della fauna selvatica dell’Università di Udine hanno catturato, a scopo scientifico, un esemplare di orso bruno.

Si tratta di un maschio adulto, noto agli studiosi da anni per i monitoraggi effettuati, di 241 kg. Un peso rispettabile per un orso in primavera, quando, dopo il risveglio dal riposo invernale, ha consumato gran parte delle riserve di grasso.
L’operazione si è svolta nel cuore della Foresta di Tarvisio, nelle alte valli del Comune di Malborghetto.
L’esemplare è stato munito di un radiocollare che permetterà di monitorarlo, di studiarne il suo comportamento spaziale e le interazioni con le attività umane.
La ricerca rientra in un contesto più ampio di studi coordinati a livello europeo e volti non solo alla conservazione della specie, ma anche allo studio attento delle sue dinamiche di popolazione ed espansione ed in particolare della convivenza con l’uomo.

GATTINI SBRANATI DAI CANI A SESTU

 La segnalazione del fatto è stata raccontata da una cittadina che da giorni cerca alcuni felini. Avvisata da alcuni ragazzi, “mi hanno portato in questo punto, mi hanno detto che in giro ce ne sono diversi, il gatto appare con segni di morsi quindi sbranato da un cane. I cani di media e grande taglia non muniti né su strada né in area pubblica di museruola vengono poi fatti scorrazzare liberamente, soprattutto a  tarda sera. Poi, le macabre scoperte”.

Il fatto è accaduto a Dedalo. Tanti i gatti scomparsi e non solo ultimamente, purtroppo non è raro che vengano catturati e uccisi da cani liberi o di proprietà. Per evitare simili dispiaceri, dunque, una azione da intraprendere è quella di far indossare la museruola al proprio cane quando lo si porta in giro.

lunedì 31 marzo 2025

STRAGE DI CANI A BORGO MEZZANONE. TAGLIA ANIMALISTA SUI RESPONSABILI

 BORGO MEZZANONE (FOGGIA 31 Marzo 2025) Sono saliti a tre i cani uccisi dal veleno negli ultimi giorni a Borgo Mezzanone in provincia di Foggia. In tutti i casi si tratta di cani che erano accuditi con amore dai residenti del borgo pugliese. Ora dopo che anche l'amministrazione comunale si è mossa interviene anche l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha annunciato l'invio di una denuncia nei prossimi giorni e l'istituzione di una taglia di 1.000 euro sulla testa dell'avvelenatore dei cani. Taglia che sarà pagata a chiunque con la propria denuncia formale rilasciata alle forze dell'ordine secondo i termini di legge permetterà di individuare e denunciare e successivamente far condannare in via definitiva l'autore o gli autori dei crimini.


FELTRE. ORSO SI SVEGLIA DAL LETARGO E FA UNA SCORPACCIATA DI MIELE

 FELTRE. “Che l'orso sia ghiotto di miele lo sappiamo, c'è ovviamente il dispiacere per i danni riportati dall'alveare ma la situazione è monitorata e non ci devono essere timori”. Usa queste parole la sindaca di Feltre Viviana Fusaro in merito all'episodio che ha visto il danneggiamento di un alveare. 

 

E' successo nel territorio del comune di Feltre, nella frazione di Vignui. Qui una famiglia nei giorni scorsi si è trovata con un alveare completamente distrutto. Immediatamente sono state avvisate le forze dell'ordine e l'ipotesi è che si sia trattato di un orso appena svegliato dal letargo e affamato. 

 

Non è la prima volta che situazioni del genere accadono nel feltrino, ci sono stati già episodi in passato che hanno riguardato gli alveari. La Polizia Provinciale aveva deciso anche di rivolgere un appello agli apicoltori a mettere in atto tutte le misure di tutela e prevenzione. 

 

Infatti, l’orso attacca con una certa frequenza gli alveari, goloso di miele, come mostrano anche altri casi avvenuti nella Val di Zoldo.

 

“Nei nostri territori gli alveari sono molti – spiega la sindaca a il Dolomiti – e negli anni sono cresciuti. Quello che è successo ovviamente dispiace ma è bene chiarire che la situazione è monitorata  e non vogliamo alcun genere di allarmismo”. 
Anche dell'ultimo caso avvenuto a Vignui è stata informata la polizia provinciale che sta portando avanti le verifiche e tiene sotto controllo la situazione.  

 

A chiedere “nessun allarmismo” è anche il vicesindaco e assessore all'ambiente Claudio Dalla Palma. “Dove è successo l'ultimo episodio – ci spiega – siamo in una zona dove ci sono molti hobbisti con diversi alveari. Già in passato ci sono stati casi analoghi e erano state registrate anche delle avvisaglie. E' tutto sotto controllo”


IL CANE FA' LA PIPI' DAVANTI AL NIGHT E I BUTTAFUORI MASSACRANO IL PADRONE

 «Mi hanno preso a pugni e ginocchiate solo perché uno dei miei cani ha fatto pipì davanti al loro locale».

Comincia così il racconto di Simone (nome di fantasia), 41enne torinese che venerdì sera è finito alle Molinette con trauma cranico e ferite alla schiena e al volto: «Mi hanno dato 15 punti sul labbro» aggiunge. E punta il dito contro i buttafuori del Crazy Love, night già noto a Torino per aggressioni e accuse di sfruttamento della prostituzione: «È vero, è cominciato tutto per la pipì - replica Marco Giaquinto, titolare del locale di via Galliari, quartiere San Salvario - I ragazzi gli hanno parlato con gentilezza e lui ha iniziato a spintonare. Ci siamo difesi, cosa avremmo dovuto fare?».Ora è la polizia a indagare su quanto successo intorno alle 23 di venerdì, anche per capire quale delle due versioni sia quella corretta. Di “condiviso”, per ora, c’è solo l’inizio del battibecco: «Venerdì era il mio compleanno - ripercorre Simone - Io e la mia compagna stavamo tornando a casa dopo aver bevuto qualcosa. E uno dei nostri due cani corsi ha fatto la pipì davanti al Crazy Love».