lunedì 11 novembre 2024

MALTRATTAMENTI DI ANIMALI IN FRIULI fonte IL PICCOLO Trieste)

 Ancora segnalazioni di maltrattamenti sugli animali nell’Isontino. Gli ultimi casi emergono a Gradisca e Cormons. A darne notizia è l’associazione Animal Pride Defending Association, con sede proprio nella cittadina della Fortezza.

Qui, ad esempio, sono emerse segnalazioni che riguardano violenze sui gatti: l’ultima delle quali, i petardi lanciati nelle cuccette con i gatti che dormivano all’interno nella colonia di via Battisti: l’episodio è emerso nella notte di Halloween.

«A Gradisca anche il caso di sospetta eutanasia di cane sano perché incontinente e quindi poco igienico per il figlio neonato, l’utilizzo di catene o le detenzioni di cani in gabbie al freddo, soprattutto cani da caccia», denuncia la presidente di Animal Pride, Patrizia Munarin.

Nel Monfalconese e nel Goriziano cani picchiati o fuggiti da abitazioni non a norma con gravi rischi di causare incidenti stradali, molossi e razze bull terrier libere di vagare, collari a strozzo o peggio a punte utilizzati in maniera non idonea, rivendita di cucciolate casalinghe con rivendite, talvolta senza microchip, anche a soggetti non idonei o pericolosi, casi di denutrizione o isolamenti sociali.

«In questi giorni – rivela Munarin – è stato effettuato proprio un sequestro esemplare a Cormons: due cani adulti di taglia media, mamma e figlio, in grave stato di denutrizione ed isolamento sociale, con i loro 6 cuccioli nati e in promiscuità con un gatto. Grazie alla segnalazione di privati ad Animal Pride Defending Association, l’intervento della Forestale di Gorizia, i carabinieri di Cormons e l’Azienda sanitaria, è stato possibile salvare queste povere creature e porle al sicuro nel canile di Lucinico, dove verranno curate e accudite dai volontari de La Cuccia.

A tal riguardo – prosegue Munarin – desidero esortare tutti i cittadini testimoni di violazioni contro tutti gli animali l’importanza assoluta di segnalare gli illeciti. In regione abbiamo una esaustiva normativa di tutela che è la 20/12, pertanto non si tema di aiutare tutti gli organi competenti che possono garantire l’anonimato e prendersi in carico le situazioni. Fortunatamente, in provincia si lavora in buona sinergia tra associazioni di tutela animale, le Aziende Sanitarie e le forze dell’ordine, ottenendo risultati concreti»