La questione relativa all’abbattimento dei cervi in Abruzzo, esplosa con la disposizione della delibera regionale n. 509 dell’8 agosto 2024 che prevede l’abbattimento di 469 cervi all’interno del territorio della regione Abruzzo, giunge oggi ad un momento decisivo.
C’è grande attesa infatti per il pronunciamento definitivo del Tribunale Amministrativo Regionale che sarà chiamato a dare il suo parere in merito al ricordo presentato dalle associazioni ambientaliste.
Ampia e partecipata è stata la mobilitazione montata dagli attivisti in aperto contrasto alla logica degli abbattimenti del bestiame. Nel corso delle proteste e dei sit-in la vasta partecipazione di cittadini ha visto anche presenze di spicco che hanno deciso di prendere una posizione chiara riguardo tale vicenda.
Tra questi si annoverano attori, cantanti ed artisti di ogni genere.
Forte e manifesto è stato anche il dissenso della politica, l’opposizione in Consiglio regionale ha infatti tentato più volte di rivedere la misura al centro della vicenda.
Nei giorni scorsi, un insieme di associazioni ambientaliste ha diffuso un manifesto congiunto
Nel documento congiunto, le associazioni rivendicano le vittorie conseguite per la conservazione della natura della regione, dalla quale sono partite idee innovative di gestione delle aree protette e dove, grazie al coinvolgimento delle associazioni e delle popolazioni, si sono salvate dall’estinzione specie come il lupo, l’orso marsicano e il camoscio d’Abruzzo.
Le associazioni sottolineano i modelli elaborati e messi in atto per la convivenza con la fauna selvatica.