Bracconieri all’opera in prossimità dei Regi Lagni, in provincia di Caserta. Nel mirino pivieri dorati e pavoncelle, due specie di uccelli protette e non cacciabili. Erano in tre e sono stati sorpresi dalle Guardie del Wwf che perlustravano la zona tra Cancello Arnone e Villa Literno. I volontari hanno constatato che i bracconieri avevano con sé sagome di plastica, che riproducevano le sembianze delle due specie. Uno dei tre bracconieri era inoltre sprovvisto di porto di fucile ad uso di caccia ed un altro aveva occultato l’arma in un canneto con buste piene di cartucce inesplose. Le Guardie del Wwf hanno allertato i carabinieri forestali ed hanno denunciato i tre.
In Campania il fenomeno del bracconaggio, sebbene ridimensionatosi rispetto ad alcuni decenni fa, anche grazie ai controlli delle guardie delle associazioni ambientaliste e delle forze dell’ordine, in particolare dei carabinieri forestali, resta una minaccia alla biodiversità. Ne sono vittime, tra l’altro, rapaci, aironi, cicogne. Tutti animali ai quali è assolutamente vietato sparare, ma che i cacciatori senza regole impallinano sistematicamente. In altri Paesi e continenti, poi, il bracconaggio è gestito da potenti organizzazioni criminali che commercializzano ed esportano illegalmente parti degli animali uccisi, dalle zanne di avorio degli elefanti ai corni dei rinoceronti.