venerdì 12 luglio 2019

TRENTO BOCCONI AVVELENATI PARTE LA MAPPATURA DEL TERRITORIO

TRENTO. E' un primo passo importante quello avviato dall'assessora provinciale alla sanità Segnana su input del consigliere del Movimento 5 Stelle Alex Marini: il 16 maggio si è riunito, finalmente, il primo Tavolo di coordinamento per il divieto di utilizzo, di detenzione di esche e di bocconi avvelenati durante il quale sono emersi dati e proposte importanti. Non c'erano, va detto, i sindaci di Rovereto, Pergine e Arco quindi gli amministratori di tre dei comuni più al centro di segnalazioni e casi di cronacariguardanti la morte di animali per cause riconducibili a esche e bocconi degli ultimi anni.

Si ricorderà che lo stesso sindaco Valduga aveva dovuto far realizzare una mappa delle segnalazioni visti i tanti casi avvenuti sul suo territorio (QUI ARTICOLO) mentre a Pergine Oss Emer aveva emesso un 'ordinanza dove si chiedeva di tenere al guinzaglio (non più lungo di 1,5 metri) i caninella zona di Susà dove si erano verificati molti avvelenamenti (QUI ARTICOLO). Un'ordinanza, tra l'altro emessa pochi giorni fa anche nel comune di Levico (QUI ARTICOLO). Eppure da questo incontro sono emerse proposte interessanti come la realizzazione di un vademecum rivolto ai cittadini ''per fornire loro chiare informazioni sul fenomeno nonché indicazioni su come comportarsi, chi attivare e con quali modalità nel caso vengano rinvenute esche e bocconi avvelenati e animali morti o con sintomi di sospetto avvelenamento''.