mercoledì 31 luglio 2019

RIETI. RACCOLTA FIRME CONTRO I BOCCONI AVVELENATI AL LAGO DELLA DUCHESSA

Io sto con Americo e il lago della Duchessa”: la petizione su change.org (aperta di recente, ha già raggiunto oltre mille firme) è indirizzata al presidente della Regione, a tutela del lago carsico- glaciale nella Riserva Montagne della Duchessa, lanciata da Luca Gianotti, uno degli ideatori del Cammino dei Briganti, insieme ad Alberto Liberati (accompagnatore di media montagna) e Fabiana Mapelli (guida ambientale escursionistica). “Lanciamo una campagna nazionale a sostegno di Americo e del lago della Duchessa, chiedendo rispetto per lui e la sua attività , c’è bisogno dell’aiuto di tutti noi”. Americo Lanciotti, pastore e uomo generoso, è conosciuto e rispettato, eppure c’è chi lo vorrebbe intimidire. I recenti episodi non lasciano dubbi: a giugno sono morti otto dei suoi cani con bocconi avvelenati. Dal 2011 ad oggi sono ben 24 i fedeli cani di Americo che hanno subìto la stessa sorte (le indagini sono in corso). Americo ha più volte lanciato l’allarme sui danni all’ecosistema provocati dal bestiame (bovini ed equini) che sosta nel lago, inquinando le acque con urina ed escrementi. E’ guerra sui pascoli? Da anni molti allevatori hanno riconvertito l’attività da ovini a bovini/equini con un maggiore impatto sull’ecosistema. I guardiaparco della Riserva effettuano controlli e anche l’Arpa effettua prelievi per controllare il livello di “eutrofizzazione”. I viandanti del Cammino dei Briganti conoscono bene Americo, perché Cartore è una delle tappe (parte da Sante Marie e ci ritorna attraversando il Cicolano e rientrando da Cartore, con escursione facoltativa fino al lago della Duchessa). Ogni primavera, quando sale in quota per la transumanza, Americo passa a salutare Anna e Massimo che gestiscono i Casali di Cartore, dove sostano i viandanti che possono gustare i suoi formaggi e ricotte appena fatti. I guardiaparco della Riserva della Duchessa effettuano i controlli e con le amministrazioni dei beni di uso civico di Sant’Anatolia, Corvaro e Santo Stefano “stiamo cercando di coordinare la gestione dei pascoli in quota”. Al momento il lago è l’unico punto di abbeveraggio in un territorio arido.