LAVORI
FORZATI PER CHI MALTRATTA ANIMALI: MIGLIAIA LE FIRME
ROMA
(3 LUGLIO 2014) Sono migliaia e stanno crescendo minuto dopo minuto
le adesioni alla proposta avanzata dal presidente nazionale di AIDAA
Lorenzo Croce di inserire i lavori forzati e la detenzione
obbligatoria per chi si rende responsabile ed è riconosciuto
colpevole di qualsiasi forma di maltrattamento di animale. AIDAA ha
lanciato una petizione online alla quale stanno aderendo migliaia di
italiani con la quale chiede: “
che l'attuale legge contro il maltrattamento di animali venga
modificata nelle pene. In particolare chiediamo che chiunque sia
riconosciuto colpevole di maltrattamento sugli animali sia obbligato
ad un periodo minimo di 6 mesi di lavori sociali assolutamente
gratuiti a favore degli animali e della comunità (raccogliere
cacche, costruire e gestire aree cani, volontariato in canili,
gattili ed altre strutture che ospitano gli animali), obbligo di
corsi di rieducazione al diritto ed alla tutela degli animali. Ed
infine chiediamo che chiunque venga riconosciuto colpevole di aver
ucciso un animale dopo aver inflitto un maltrattamento o una tortura
sia condannato ad un periodo minimo di anni 2 ad un massimo di anni 5
di galera da scontare oltre all'obbligo per tutto il periodo di
lavori forzati a favore degli animali ed a corsi di rieducazione ai
diritti ed alla tutela di animali” . L'ultimo caso che si è
verificato ieri in provincia di Messina dove un pastore ha impiccato
dopo atroci sofferenze il proprio cane maremmano reo di aver giocato
con una capretta del gregge è solo l'ultimo di una serie di violenze
gratuite contro gli animali ed in particolare contro cani e gatti i
cui responsabili sono spesso giovanissimi e minorenni. Da qui la
proposta di AIDAA che sta riscuotendo successo e che mira ad ottenere
il sostegno di almeno 10.000 italiani per poi portarla all'attenzione
del parlamento europeo e di quello italiano chiedendo di fatto
l'inasprimento delle pene attuali che putroppo sono ancora troppo
blande e che spesso si limitano ad una semplice multa.
Per
firmare e controllare la petizione
la
storia del cane maremmano