mercoledì 23 luglio 2014

IN ARRIVO LA TASSA SUI CANI? NO, MAH... FORSE


IN ARRIVO LA TASSA SUI CANI? NO, MAH... FORSE

Roma (23 luglio 2014) – L'ultimo tentativo poi abortito di una tassa parziale sui cani (non sterilizzati) era arrivata alla Camera dei Deputati sotto forma di emendamento presentato dal deputato Pd Paolo Cova nel mese di dicembre del 2013. Ma non sono mancate altre iniziative, come quella parlamentare del 2012 con le quali si è tentato di reintrodurre sotto varie forme di una tassa di possesso dei cani (nel 2012 anche sui gatti), come se cani e gatti fossero paragonabili per esemprio ad automobili e televisioni per le quali si paga una tassa di possesso. Da alcuni giorni negli ambienti parlamentari sta girando voce, al momento non confermata da nessuna fonte, che si starebbe studiando una nuova forma di tassazione sugli animali di affezione sulla falsa riga delle imposte sugli animali domestici applicate in altri stati dell'Unione Europea quali la Germania e le due Irlande. Tre i modelli di tassazione che potrebbero essere applicati sempre secondo le voci ufficiose raccolte negli ambienti parlamentari. Il primo sarebbe una vera e propria tassa di servizio inserita nella Tasi comunale, una specie di tassa sui rifiuti prodotti dal cane e dal gatto di casa da calcolare in base al numero di animali ed alla superficie della casa. Le altre due ipotesi non confermate propendono invece per una tassa una tantum da versare al momento dell'acquisto o dell'adozione del cane o del gatto oppure da applicare ai proprietari dei cani non sterilizzati (più difficile per i gatti in quanto non esiste ancora una seria anagrafe felina italiana almeno a livello numerico). Ovviamente tutte queste voci che si rincorrono hanno gia messo in allarme preventivo gli animalisti ed in particolare quelli di AIDAA il cui presidente nazionale Lorenzo Croce su questa ipotesi è assolutamente irremovibile. “In Italia si comincia sempre cosi, con il vociferare di qualcosa come se si trattasse di una proposta futuribile, poi quando meno ce lo aspettiamo queste proposte prendono quota- ci dice Croce- noi come AIDAA chiediamo da subito al governo ed ai gruppi parlamentari una smentita categorica di qualsivoglia ipotesi di tasse sugli animali domestici anche per il futuro. Penso- conclude Croce- che chiederemo all'Unione Europea di rendere illegittime le tasse sugli animali domestici in tutto il territorio europeo perchè il rischio che queste imposte possano allargarsi ad altre nazioni Italia compresa non è affatto da sottovalutare in un momento in cui i governi stanno raschiando il fondo del barile per recuperare fondi pubblici”.