CANI INVESTITI: QUASI IMPOSSIBILE SOCCORRERLI
CANE INVESTITO - FOTO DI REPERTORIO |
Roma (14 luglio 2014) – Se si investe un animale secondo il codice della strada è obbligatorio fermarsi e soccorrerlo per non incorrere nel reato di omissione di soccorso. Ma da quando, circa un anno fa. È entrato in vigore il nuovo codice della strada in realtà è difficilissimo se non impossibile soccorrere un animale ed in particolare un cane o un gatto se lo stesso viene investito magari nelle ore notturne su una strada di campagna. Nella scorsa estate sono stati circa 600 i cani investiti dagli automobilisti durante il periodo delle vacanze e in un numero imprecisato anche i gatti e gli altri animali domestici, ma in almeno la metà dei casi non è stato possibile soccorrerli proprio per mancanza di reperibilità di veterinari pubblici o privati disponibili ad intervenire per soccorrere l’animale. In questo primo scorcio d’estate il problema va ripetendosi con numeri maggiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e con decine di persone che pur fermandosi a soccorrere un cane o un gatto investito (spesso non da loro) non riescono a soccorrerlo perché non sanno a chi rivolgersi e questo purtroppo avviene anche nelle strade cittadine. “Per assurdo è più facile soccorrere un animale selvatico ferito in quanto la forestale è sempre pronta a dare una mano-ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA-mentre sono davvero tante le persone che non riescono a prendere contatto con i veterinari aperti per soccorrere gli animali feriti in particolare di notte e nei giorni festivi, e non sempre il servizio pubblico si rende disponibile a fornire i numeri utili. Con il risultato-conclude Croce- che molti animali muoiono nel loro stesso sangue”.