Il Tar di Bolzano ha bocciato la disposizione del 9 agosto scorso del presidente della provincia autonoma Arno Kompatscher. Un provvedimento che per gli animalisti incentivava l'abbattimento dei lupi. L'Enpa (ente nazionale per la protezione animali) e la Lav (lega anti vivisezione) avevano fatto subito ricorso e il tribunale ha dato loro ragione.
La sentenza
"Questa volta la provincia pagherà, con i soldi dei cittadini, questa scelta", scrivono in un comunicato l'Ente nazionale protezione animali e la Lav. Ma è l'avvocata a spiegare meglio la decisione dei giudici: "Il Tar ha pienamente confermato quello che aveva già stabilito quest'estate, quando ha dichiarato totalmente illegittima la decisione della provincia di abbattere lupi, tra l'altro 'a casaccio'". Perlopiù, aggiunge la legale, "in violazione delle direttive europee, tant'è che il Tar ha condannato la Provincia di Bolzano al pagamento delle spese". Per l'ente provinciale il provvedimento si era reso necessario per evitare che i lupi continuassero a predare i capi allevati nelle malghe di Curon Venosta e Malles. La provincia sosteneva che era impossibile adottare qualsiasi forma di prevenzione. Mancavano però i dati a sostegno del provvedimento politico. Per la sentenza, la Provincia avrebbe dovuto dimostrare sia l'effettiva gravità dei danni sia loro inevitabilità.
