sabato 3 agosto 2024

VELENO MESSO DAI CACCIATORI HANNO UCCISO IL BASSOTTO FLASH

 TRENTO. E' morto il bassotto ''Flash'', ucciso da dei bocconi avvelenati lasciati non lontano da un sentiero tra il bosco nella zona di Fisto, frazione di Spiazzo. Il cagnolino, un bassotto di otto anni, ''è morto dopo 11 giorni di agonia - spiega il proprietario Ugo Lazzarini, 72 enne originario del cremonese ma che da anni risiede in Val Rendena - nonostante l’infinità di cure per salvarlo''Fatale l'ingestione di ''bocconi di carne di selvaggina cosparsi di topicida e imbevuti di Glicole Etilenico (antigelo) - continua Lazzarini - che provoca la morte a distanza con sofferenze atroci per gli animali che cascano nella trappola''.

 

E allora ecco la proposta shock, dettata senza dubbio anche dalla rabbia e dal dolore legati a questa morte violenta e terribile causata da ignoti al piccolo bassottino: ''Interdire la caccia a tutte le valli coinvolte, salvo che i cacciatori onesti (sono convinto che ce ne siano) non denuncino i colpevoli, smettendo con l'omertà attualmente diffusa sul territorio''. Non è, infatti, un mistero che spesso siano proprio i cacciatori ad usare tali esche nei boschi e le ragioni sono le più disparate (qui riportiamo alcune 'ufficiali' descritte sul portale LifeWolf Alps) tese, sempre e comunque, a stroncare una vita, ad eliminare: animali selvatici che entrano in conflitto con le attività zootecniche ed agricole (predazione, danni alle colture ecc.); predatori di specie cacciabili (lepre, fagiano ecc.), soprattutto nei periodi immediatamente precedenti alla liberazione di selvaggina; cani di cacciatori concorrenti; cani e gatti randagi. E comunque la richiesta di Lazzarini non è peregrina. Qualcuno quei bocconi (come altri in altri luoghi) li ha messi lì.

 

Il primo passo per liberarsi di questa orrenda pratica è denunciare per isolare sempre di più chi si rende protagonista di questi atti criminali. Qui sotto la lettera integrale di Ugo Lazzarini dedicata al suo cagnolino scomparso negli scorsi giorni.