La sede LAV di Pordenone, con il supporto dell’ufficio legale dell'associazione e la consulenza dell’avvocato Paterniti, ha lanciato l'allarme dopo l'attuazione dell'ordinanza del Comune avvenuta il 21 agosto che ha portato allo sgombero della colonia felina di vicolo Molinari 13. Stando ad alcune testimonianze sarebbero stati prelevati dei felini che non rientravano nella misura disposta dall'amministrazione essendo di proprietà di alcuni residenti del posto.
In cosa consiste la misura
L'ordinanza sindacale, datata 19 aprile 2024, è il risultato di un sopralluogo effettuato dal personale della prevenzione dell’Asfo avvenuto il 15 marzo. L'obiettivo degli accertamenti è "di verificare l’entità degli inconvenienti igienico-sanitari segnalati da un residente nei pressi della colonia felina". I controlli hanno permesso di verificare le condizioni dei gatti che, stando a quanto riportato dagli operatori, venivano "alimentati dal referente sul davanzale della finestra del primo piano". I tecnici hanno notato cinque ciotole che contenevano cibo per gatti "posizionate in luogo aperto, sopra la copertura dello spazio retrostante la proprietà e non al riparo dal sole".
Nel corso dei rilievi hanno inoltre riscontrato che il giardino retrostante all’abitazione "è interdetto ai gatti di colonia in quanto vi sono posizionate delle strutture, reti metalliche, in parte ricoperte da un telo da recinzione". Ciò di fatto impedisce l’ingresso dei gatti della colonia "che per alimentarsi, sono quindi costretti di passare e a frequentare i giardini delle proprietà dei vicini".
La presenza di un paziente immunodepresso
Il dipartimento ha infine rilevato la presenza di un microrganismo nelle feci denominato Toxoplasma Gondii che può provocare una malattia conosciuta come toxoplasmosi. L'infezione si può trasmettere all'uomo attraverso gli animali come i gatti, e può essere particolarmente pericolosa per le donne che aspettano un bambino e per pazienti immunodepressi a rischio come un residente che abita vicino alla colonia.