giovedì 11 marzo 2021

ARLUNO. DIETRO IL MASSACRO DEI GATTI SPUNTA LA PISTA SATANISTA?

ARLUNO (13 MARZO 2021) Dopo l'appello diffuso nei giorni scorsi dall'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente per chiedere alla gente che sa qualcosa sulla morte dei sette gatti ritrovati oramai quasi da due settimane in un prato nel boschetto di Rogorotto una frazione del comune di Arluno in provincia di Milano si muove qualcosa, innanzitutto si è avuta notizia della sparizione di alcuni gatti negli ultimi mesi tra i comuni di Arluno, Vanzago e Pregnana ed a tutte queste persone è stato chiesto di fare immediatamente denuncia penale per la sparizione del proprio gatto alle forze dell'ordine qualora non l'avessero fatta.  Inoltre sono due le piste su cui è concetrata l'attenzione dell'associazione, in particolare la prima riguarda la possibilità che i gatti siano di una colonia non registrata presente nel territorio comunale di Arluno o nel vicino comune di Vanzago che con la frazione di Mantegazza di fatto confina con il luogo in cui sono stati ritrovati i gatti morti, 5 adulti ed due cuccioli e uno di questi gatti oggetto di sevizie da parte del killer o di qualche suo complice. Questa prima ipotesi potrebbe portare verso la figura di un serial killer dei gatti o di una persona instabile che potrebbe aver ucciso i gatti per poi abbandonarli nel prato dopo averne seviziato uno. La seconda ipotesi che spunta seppur in un'orizzonte al momento piuttosto lontano riguarda una possibile pista satanista, al momento non vi sarebbero delle informazioni che portano in quella direzione, ma qualche sospetto viene dal fatto che proprio di questi tempi per la precisione il 5 marzo 2019, quindi  due anni fà proprio ad Arluno fu ritrovato un capretto sgozzato e fatto a pezzi frutto quasi certamente dei resti di una messa nera. Ora è presto per avvallare qualsiasi ipotesi in quanto il dato fondamentale dal quale partire è sicuramente il motivo della morte dei gatti e per questo occorre attendere gli esiti dell'autopsia sui gatti. Ma al momento tutte le piste rimangono aperte.






la storia del capretto