domenica 1 novembre 2020

GIALLO DI CARONIA. E' UFFICIALE NON SONO STATI I CANI A UCCIDERE GIOELE E VIVIANA

 “Ora possiamo escludere che Viviana e Gioele siano stati aggrediti da animali o da qualche persona. Per la signora la morte è compatibile con il volo dal traliccio. Quanto al bambino sarà più difficile arrivare a una conclusione, possiamo solo procedere scartando delle ipotesi, come quelle riconducibili a terze persone e a cani feroci“. Lo spiega il procuratore Angelo Cavallo, rompendo il silenzio e parlando delle ipotesi al vaglio degli investigatori con il Corriere della Sera.

Era il 3 agosto quando Viviana Parisi, dj 43enne di Venetico (Messina) e il figlio Gioele Mondello, di soli 4 anni, sparirono nei boschi di Caronia dopo un incidente stradale sulla Messina-Palermo. L’8 e il 19 agosto vennero trovati i loro cadaveri. Quello della mamma vicino a un traliccio dell’alta tensione, e quello del bimbo a circa 400 metri di distanza, in mezzo ai rovi, irroconoscibile.

“La donna non presenta segni di morsi di animali di alcun tipo, né lesioni attribuibili a colpi inferti da terzi“, ha spiegato Angelo Cavallo. “In questo momento sembra prevalere l’ipotesi del suicidio“, ha aggiunto il medico legale Elvira Ventura, che ha seguito l’autopsia insieme alla collega Daniela Sapienza. Si attendono ancora gli esami tossicologici, per capie se Viviana Parisi avesse assunto dei farmaci e in che quantità.

“Nelle foto però si vede qualche ramoscello sopra il corpo, che sembra smentire una precipitazione“, ha fatto notare Pietro Venuti, legale di Daniele Mondello, marito della donna, al Corriere della Sera. Ma per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi sulla caduta dall’alto della dj, e spiegano che i ramoscelli potrebbero essere stati spostati durante le ricerche.

Più difficile invece stabilire la causa della morte di Gioele: dalla Tac non sono emersi traumi rilevanti. “Possiamo solo procedere per esclusione e cercare di arrivare a un’ipotesi prevalente sulle altre, magari con l’aiuto di chi deve studiare la dinamica dell’incidente nella galleria, che ci può dire cos’è successo in quell’abitacolo, se per esempio il bambino ha battuto la testa”, ha spiegato Elvira Ventura.

“I vestiti di Giole sono puliti e in macchina non c’è alcuna traccia di sangue. Difficile pensare che fosse moribondo” dopo il sinistro. I testimoni oculari avrebbero visto la madre entrare nel bosco con il bimbo in braccio, sveglio.

“Non si può prescindere dal grave quadro psicologico in cui versava la donna. Come d’altra parte hanno riconosciuto subito i parenti stessi, a verbale, salvo poi cercare di ridimensionare la cosa a un leggero esaurimento da lockdown. A noi risulta che stesse male“, ha sottolineato Angelo Cavallo.

Il procuratore ha ammesso che Viviana potrebbe aver soffocato il piccolo Gioele. “Ci sta, ma non lo sapremo mai con certezza”, ha sottolineato al Corriere della Sera.