ROMA - "La lupa è il simbolo di Roma ma, da un po' di tempo, non fa dormire sonni tranquilli agli agricoltori dell'agro romano. Lupi sono stati avvistati al Parco di Appia Antica, a Maccarese, alla Riserva di Decima Malafede, in Bassa Maremma, ma anche ai Castelli Romani, e spesso hanno causato danni alle aziende agricole. Addirittura si sono registrati avvistamenti e predazioni a danno degli allevamenti, in linea d'aria, a pochi chilometri dal centro di Roma". A lanciare l'allarme è il presidente di Confagricoltura Roma, Vincenzino Rota, sulla base delle segnalazioni, sempre più frequenti, che pervengono dagli imprenditori agricoli associati.
"La situazione è insostenibile - prosegue Rota -. Se si è giunti a questo punto è dovuto anche al fatto che il fenomeno è più esteso e, per certi versi, più drammatico; i danni alle aziende agricole (devastazioni ed uccisioni di capi di bestiame) vengono provocati anche e soprattutto da ibridi (cane/lupo o lupo/cane) e randagi". "Il contenimento dell'incontrollata diffusione di tutti questi animali è urgente ed indispensabile - ha osservato il presidente di Confagricoltura Roma -. La popolazione di lupi va attentamente monitorata e ricondotta nei suoi areali naturali, ma va affrontato e combattuto anche il fenomeno di ibridi e randagi. C'è una condizione di pericolo per gli animali allevati, ma pure per l'uomo, che è stata sottovalutata e richiede rinnovata attenzione politica e interventi incisivi". "Confagricoltura Roma - conclude il suo presidente - è disponibile a fornire alle autorità il proprio contributo di idee e soluzioni per affrontare al meglio questa difficile situazione".
Zoologo, non risultano attacchi e aumento numero. Non abbiamo notizie di un aumento degli attacchi o del numero dei lupi: lo ha detto all'ANSA il professor Luigi Boitani, docente di Ecologia animale all'Università La Sapienza di Roma, in merito all'allarme di Confagricoltura sui danni all'agricoltura causato da lupi e a loro avvistamenti alle porte di Roma, "I lupi nei boschi intorno alla Capitale ci stanno da anni - spiega Boitani, esperto di questi predatori - a Tolfa, a Castel di Guido, ai Castelli. Il lupo è un animale che cammina. Quando i giovani si disperdono dal branco, fanno centinaia di chilometri. Possono essere avvistati ovunque. Da quel che sappiamo, hanno fatto qualche danno al parco di Veio, ma non è una novità". "In questo momento - ha precisato inoltre - manca un piano nazionale di gestione dei grandi carnivori".
Parco Appia Antica, non c'è nessun allarme. "L'Ente Parco Regionale dell'Appia Antica comunica che non vi è alcuna segnalazione di lupi o presunti tali nel proprio territorio". Così in una nota l'Ente Parco. "Il Parco Regionale dell'Appia Antica controlla da sempre attentamente la presenza della fauna nel proprio territorio attraverso i Guardiaparco e il Settore Tecnico Ambientale e non ha alcun riscontro di segnalazioni e alcun indizio di presenza di lupi o di loro danni alla agricoltura nel territorio anche di recente ampliato del Parco -aggiunge la nota - La diffusione di notizie non verificate e confermate dagli Enti competenti in materia di fauna selvatica è sempre impropria e inopportuna, perchè alimenta inutili allarmismi ed ostacola la corretta conoscenza proprio sulle presenze di lupo e soprattutto di suoi ibridi nelle zone periurbane di Roma. L'Ente Parco nel monitorare costantemente le presenze della fauna nel proprio territorio, ivi inclusa la eventualità di lupo o suoi ibridi, considera certamente fondamentali le attività di controllo del randagismo canino sia per la fruizione e le attività nel Parco che in generale per la conservazione della fauna selvatica nel proprio territorio".